ME
15 – Povero Melloni! (21.1.2007)
Dopo il forfait
del Di Trocchio (vedi ME 13),
e di altri, non mi resta che contare solo sulle mie povere – e ormai deboli –
forze per cercare di “autosdoganarmi”.
Molti certamente non capiranno questo neologismo, ma non posso e non voglio
ripetere per l’ennesima volta quanto detto altrove (Povero Buccola!, Povero
Lucidi!, Effetto Di Trocchio, Effetto Canepari, ecc.).
Malgrado l’esperienza, anzi il “trauma”, dell’indifferenza generale, e
soprattutto “istituzionale”, a tutti i miei contributi – che non sono, si
badi estremamente bene (altrimenti
continuerò ad apparire patetico o aggressivo), di ordinaria
amministrazione, ma riguardano scoperte (effetto Lucidi),
invenzioni (Bitnick),
nuove dottrine (Telelinguistica),
ecc. – pensavo, specie dopo averne a lungo parlato col Di Trocchio (30.11.2006),
che Melloni avrebbe costituito una
svolta. Invece il copione si ripete, anche riesumare Melloni (dalle sue due tombe,
vedi foto) dà fastidio – forse, chissà, perché anche Faraday è un “intoccabile”.
Elenco ora alcune richieste di collaborazione
scientifica, sperando nella Provvidenza o in qualche persona extra-istituzionale e di buona volontà.
1) Nel già annunciato lavoro che ho in cantiere (AG 21) commenterò non solo gli scritti di Melloni da me raccolti (AG 20), ma alcune pubblicazioni di Faraday e, soprattutto, il carteggio Melloni-Faraday. Cerco una lettera di Riess a Faraday, anteriore al 7.4.1855, in cui si parla di Melloni. In “Selected correspondence of Faraday” del Williams non c’è, quasi certamente si trova nella raccolta
integrale dell’epistolario di Faraday
(che a Roma manca);
2) Notizie sul ritratto di Oersted (vedi ME 2). Da
qualche parte sarà descritto…;
3) Ipotesi interpretative personali, in mancanza
di tali notizie;
4) Reperibilità in Italia (o in rete?) delle opere complete di Oersted;
5) Notizie sulla rivista Il Progresso (vedi ME 1);
6) Revisione e ripubblicazione in sede più degna
di AG 20;
7) Interpretazione della espressione “linea spuntata” nel gergo dei
telegrafisti (vedi ME 4).