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- Povero Lucidi!
Venti anni fa andai in pellegrinaggio scientifico al Verano, il cimitero monumentale di Roma, a visitare la
tomba di Mario
Lucidi,
un modesto “fornetto” come quelli
della foto. Almeno Gabriele
Buccola qualche onore postumo l’ha avuto e oggi riposa nel Pantheon di
Palermo (vedi Buccola News 17), ma il povero Lucidi neanche quello!
“Caro Gaeta, per dimostrarLe come Lucidi non sia
stato dimenticato, mi permetto di allegare uno dei miei tanti scritti…” Più
o meno questo mi scriveva Belardi,
nel 2003, aggiungendo poi, stizzito, per replicare alla mia “accusa” di
insufficiente divulgazione del nome e dell’opera del geniale glottologo, “Se ritiene che Lucidi sia Allah, allora
basta e avanza Gaeta come suo Profeta!...”
Il De Mauro, dal
canto suo, non è da meno. Anche lui, tutte le volte che
gli si presenta l’occasione, ricorda “con
molto affetto” e cita – con minor prodigalità! – il suo antico maestro.
All’infuori poi di questi due allievi diretti, si badi molto
bene, nemmeno gli addetti ai lavori più informati – neanche il Gambarara!
– “sanno” chi era realmente Mario Lucidi, “cosa” ha realmente scoperto e “perché” è stato dimenticato e “oscurato”.
Per simmetria alla Buccola News 30 non posso che ripetere, e con più forza: Vergogna!