47 – Le scuole di telegrafia
Si può imparare
Dopo una decina d’anni dalla sua nascita il Morse aveva uno
sviluppo tale che fu giocoforza “scolarizzarlo”. Nacquero come funghi sia
scuole di telegrafia sia sistemi di autoistruzione con sussidi didattici ad hoc
(vedi per esempio Morsum Magnificat,
passim). Tra gli svariatissimi
“metodi” (nelle News seguenti ne daremo qualche esempio) si potevano però
individuare due “scuole”: quella che partiva dai punti e dalle linee; e quella
che invece buttava a mare tabelle e tabelloni murali e “auralizzava” il codice.
Oltre alle scuole già accennate (Manisco, Forcieri, Aliani, Borino, ecc.), a quelle
delle prossime News e alle moltissime che si trovano facilmente in rete
(segnalo US Navy, Lewis, Smith,
ecc.), fornisco un elenco di quelle che mi è capitato di incontrare
scartabellando vecchi libri: Iacobini,
Ipata, Perdomini, Fogli, Marianucci,
Viola, Gagliardi, F. Ferraris, Perollo, C. Lo Cicero, Grisolia, Siepi,
Fratalocchi, Jengo, Cappanera, Artom, Berna, Cornagliotti, Cecconelli, Amorati,
Mocci, Michaut, Gilet, Pellegrini,
Venceslao.
Molte hanno certamente cavalcato
l’onda del profitto (alludo, in particolare, alla miriade di corsi per
sostenere gli esami alle poste), ma moltissime sono state tenute da veri
“apostoli” del Morse.