122 – Tasti rumorosi
Sul Morse molte cose le imparai, alcuni anni fa, nel
Quando mi chiamò pensavo che mi
avrebbe fatto vedere in funzione una macchina Morse diciamo “regolamentare”,
con le pile e la sua brava zona,
invece aveva portato solo un semplice tasto, più o meno come quello qui
raffigurato, e per di più malridotto, con mezzo pomello mancante e l’incudine
anteriore (a) completamente
schiacciata (vedi ingrandimento) dai
colpi ricevuti dal relativo martello (costituito dalla parte anteriore della
leva) in tanti anni di onorato servizio.
La mia delusione però durò poco perché Brasacchio mi spiegò
che la macchina scrivente Morse era inutile, bastava il tasto per fami vedere –
e soprattutto sentire! – la manipolazione. Infatti, dopo aver aumentato un po’
lo “sbraccio” (con la vite
posteriore) per rendere più sonori i colpi, ed aver fatto un po’ di esercizi
preparatori per “sciogliere” il suo polso, intorpidito e fuori allenamento da
anni, il nostro capostazione da quel pezzo di legno, magicamente, riuscì a
tirar fuori dei sonorissimi ticchettii perfettamente udibili non solo nella
stanza, ma sicuramente anche in quelle attigue!
Fu dopo quella esperienza che potei
capire, bene, la faccenda, importantissima per i miei studi futuri, dei
rumoretti, ti-rò e tj-ro, dal Forcieri associati, rispettivamente, al punto e alla linea (vedi Morse News 20).
Ogni tasto (principalmente quelli del Morse americano, orale o “caciarone” per eccellenza), ad eccezione di quelli silenziosi che vedremo nella prossima News, è
in realtà un “sounder-tasto” – o un “Klopfertaste”,
come spregiativamente lo chiamano i tedeschi.