98 – Flip-Flop semantico
Bilancia: sistema stabile Flip-Flop: sistema bistabile
Possiamo ricorrere al
principio delle aste bistabili (vedi Lucidi
News 37) come altro semplice paragone, dopo quello idrodinamico (vedi Buccola News 68), per
illustrare intuitivamente la bistabilità
della lingua, (vedi AG 9), anch’essa scoperta da Mario Lucidi
(effetto
Lucidi).
Lo schema di sinistra
rappresenta la classica bilancia: due
piatti orizzontali agli estremi di una leva (giogo) a bracci uguali, imperniata in un fulcro fisso. Si tratta di un sistema stabile perché il baricentro è più basso del punto di oscillazione
e l’indice, a parità di pesi sui piatti, tende sempre a tornare in posizione
centrale.
Lo schema di destra è
apparentemente simile, ma stavolta il baricentro del sistema (massa M) è più alto del fulcro,
il che, com’è intuitivo, conferisce instabilità
alla “bilancia”. Non c’è quindi un
contrasto o un “confronto” graduale
delle due forze (sistema analogico),
ma la netta supremazia di una delle due (sistema
discreto). Questo sistema a bilanciamento a due stati (destra o sinistra) o cellula “bistabile”
ha un corrispettivo elettronico, noto come flip-flop,
che è la base della memorizzazione dei dati nei computer digitali.
Se un’immagine vale più
di mille parole questo flip-flop ci
fa visualizzare ottimamente i due stati della lingua scoperti da Lucidi, rispettivamente: sema e iposema,
significato e significante, arbitrio e regola, turbolenza e laminarità.