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– Il rumore dell’acqua
sema: flusso
turbolento iposema:
flusso laminare
Con l’aiuto di alcune
immagini “pescate” nel mare di
internet questa News si prefigge due
obiettivi: un esempio per rafforzare la comprensione del fenomeno di sinestesia acustica della Buccola News 65 e un
paragone spicciolo per cominciare ad afferrare l’arduo concetto dell’iposema di
Lucidi (vedi AG 16).
Il disegno di sinistra è una GIF animata e
se non ci sono intoppi tecnici si vedrà ritmicamente
aprirsi e chiudersi il rubinetto e uscire un “frusciu d’acqua”, cioè – per i non siciliani – un
violento getto d’acqua caratterizzato da spruzzi e da un tipico rumore.
Contemporaneamente si avrà la sensazione di “sentire”, appunto, il suo notissimo “fruscio”, cioè un rumore simile, per
capirci, a quello di qualcosa che frigge. Dal tubo di destra invece fuoriesce
una più chiara, fresca, forse dolce e sicuramente più “silenziosa” acqua.
I fisici, dopo gli studi di Reynolds (1883), chiamano questi due modi
di circolazione dell’acqua (e anche di altri fluidi,
liquidi o gas) all’interno di un condotto rispettivamente “regime turbolento” e “regime
laminare”.
Il concetto è esemplificato dai due disegni accanto: nel caso di moto
turbolento vi sono una serie di gorghi,
ingorghi o vortici che producono “perdite
di carico” e non permettono alcuna formalizzazione
matematica della traiettoria o della velocità della singola particella (linea rossa); nel caso laminare invece i filetti
d’acqua sono paralleli e perfettamente prevedibili e analizzabili.
Ebbene, il segno
linguistico o “sema”, che Saussure appropriatamente chiama “arbitrario”, è paragonabile al “regime turbolento”; l’iposema di Lucidi, o “segno tecnificato” (vedi AG 16), caratterizzato
da ordine, linearità e funzionalità (si
pensi al solo ordine alfabetico…) invece è paragonabile al “regime laminare”.
E si badi anche i linguisti ancora non
conoscono né riconoscono questi due “flussi
fonici”, malgrado Saussure risalga all’epoca di Reynolds e Lucidi
abbia “scoperto” l’iposema da oltre
mezzo secolo.