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– De Mauro analfabeta
Caro Professor De Mauro,
poche
parole per accompagnare la mia ultima fatica (vera e propria, mi creda), Il Bitnick
incompreso, nel caso non riuscissi a trovarla, domani
all’Università.
In quest’opera non c’è
solo un’invenzione e le sue traversie, ma c’è anche una scoperta: non sappiamo leggere, neanche il linguista De Mauro sa leggere.
L’interpretazione di
questa frase è ad ampissimo spettro: dall’arroganza pura, alla demenza senile,
all’acqua calda. Mi lusingo però di credere che l’allievo di Lucidi la capisca,
sappia capire e sappia rivivere con me la gioia e lo choc della comprensione, della vittoria della ragione sull’equivoco.
Grazie.
P.S. – Allego anche una
copia del mio povero libretto su Lucidi, nel caso
voglia darla Lei alla biblioteca di Glottologia. All’epoca l’avevo data, ma
qualche tempo fa, andando in quella biblioteca a cercare un’opera introvabile (Saenger),
mi sono accorto che non c’è. L’avranno buttata via…