DA
13 – Carteggio Burrafato - Gaeta (3.3.2013)
Salvatore
Burrafato,
sindaco di Termini Imerese Andrea Gaeta, storico di Termini Imerese
Poiché anche i contributi
scientifici su Termini mi vengono sistematicamente ignorati e spudoratamente “saccheggiati” e poiché, soprattutto, le
mie idee – extrascientifiche, non “politiche”, poiché di fatto io “non
capisco niente” di politica! – inconcepibilmente mi costano sprezzanti
richieste di cancellazione dalla mailing list mi
trovo costretto a rispondere alle provocazioni e a “portare in piazza” beghe che ben volentieri avrei dimenticato o
tenuto riservate, se non altro perché sottraggono tempo prezioso alle mie
ricerche e pubblicazioni scientifiche. Non potendo pubblicare, per il suo
carattere privato, il sostanzioso carteggio Giunta-Gaeta
(mi riservo comunque di riassumerlo e
commentarlo) reputo opportuno rendere noto ai termitani, senza alcun
commento, il carteggio Burrafato-Gaeta.
1) 23
gennaio 2012 (Burrafato a Gaeta) prot. 3716 / Gab.
Professore,
nel passare in rassegna la sua
vasta e pregevole produzione, che negli Atomi,
Collana di studi grafici, fonetici ed elettrici, sotto la sua direzione dal
1995, trova ampio respiro ed estesa
diffusione in rete, si sottolinea il suo spiccato e sempre vivo interesse,
nonostante la sua permanenza a Roma, per la città di Termini Imerese, sulla
quale i riferimenti risultano presenti in quasi tutti i testi editi, a
testimonianza del suo amore per “il borgo
natio”, come si nota anche nell’ultimo numero pervenutomi, Reuleaux News – Terza serie di idraulica
romana (Gli Atomi 37).
Come lei ben sa, la nostra
città vive, in questo momento, una situazione di crisi, che rispecchia il
panorama nazionale e internazionale, ma che nel particolare territorio
siciliano si configura spesso come spinta alla rassegnazione, se non in
interventi di piazza. Si pone, pertanto, l’urgenza, dopo il tracollo del
miraggio industriale e le ultime vicende legate ai problemi dello sviluppo
delle attività produttive, dei trasporti, ecc., di riqualificare questo
territorio a partire dalle sue straordinarie tradizioni culturali dalla
preistoria ad oggi.
A tal proposito, nell’attesa di
conoscerla personalmente e nel rispetto dei suoi molteplici interessi e della
sua disponibilità in termini di tempo e risorse, si ritiene necessaria la sua
qualificata collaborazione per ricostruire la storia di Termini Imerese
attraverso, non solo le fonti classiche già ampiamente analizzate dagli storici
dell’antichità, ma anche i dati topografici, le cronache medievali, le notizie
di storici moderni e contemporanei e i documenti (disegni, cartine geografiche e topografiche, ecc.) in suo possesso
relativi al Castello e al resto del territorio.
In attesa di un suo riscontro,
si porgono cordiali saluti. Salvatore
Burrafato
2)
27 gennaio 2012 (Gaeta a Burrafato)
Illustrissimo Sindaco,
la Sua
lettera del 23 u. s. mi riempie di
orgoglio e mi ripaga, abbondantemente, dell’indifferenza con cui i miei
concittadini hanno accolto i miei piccoli contributi di “Termitanità”, a cominciare dal “dono” di tre anni fa della mappa del Daidone e a finire con la recentissima “riscoperta” delle cisterne del
Belvedere.
Non si tratta però – credo di avere imparato dalle amarezze di
una vita – di ignavia, immobilismo o rassegnazione, ma dei “guasti di comunicazione” (pregiudizi e maldicenze) che,
paradossalmente, nell’era di internet, continuano a minare la pacifica
convivenza della gente (dalla famiglia
alle intere nazioni), costituendo e rimanendo il principale “cancro” dell’umanità [vedi anche LU 44].
Noi due siamo divisi da
un’infinità di cose – io ho consacrato la
mia vita alla scienza, Lei è proiettato nel ben più difficile agone politico
– ma siamo accomunati da qualcosa che forse risiede nel nostro DNA e cioè, come
amo ripetere, dall’essere termitani fino al midollo, doc (cosa che gli oriundi o estranei non possono avere).
Sperando anch’io di conoscerla
personalmente e di collaborare fattivamente, Le porgo i miei rispettosi
ossequi. Andrea Gaeta
3)
5 settembre 2012 (Gaeta a Burrafato, lettera aperta
sull’errore toponomastico della Circonvallazione Castello - vedi RE
50)
4)
17 settembre 2012 (Gaeta a Burrafato)
Illustrissimo Sindaco,
purtroppo ancora
(da circa 4 anni) non mi è riuscito
di fare una rimpatriata nella mia amata Termini, anche per avere l’opportunità
e il piacere di venirLa a salutare.
Come forse ricorderà le cose
che mi stanno più a cuore sono due, l’ispezione delle grandi cisterne del
Belvedere e una foto col teleobiettivo del ponte di Daidone, sulle quali aspetto notizie rispettivamente dal Dott. Lo Cascio e dall’Arch. Nicchitta. La pregherei, quando avrà
occasione di vedere queste cortesi persone, di sollecitarle a farmi sapere
qualcosa.
Allego la copertina di un mio
lavoro, fermo da mesi, sul Daidone e
la lettera aperta, del 5 u. s., a Lei indirizzata sulla storia e la toponomastica del
Belvedere.
L’università di Palermo, anche
su questo argomento, latita, ma sono certo che invece il primo cittadino di
Termini la prenderà a cuore e che anzi la farà propria, non tanto per lustro
personale, ma per quello di Termini.
Rinnovando la speranza di
presto conoscerla, La saluto cordialmente. Andrea
Gaeta
5)
21 settembre 2012 (Burrafato a Gaeta) prot. 42964
Carissimo,
sono molto
compiaciuto del suo spiccato interesse per la ricostruzione storica del passato
di Termini Imerese e leggo con interesse ma da “profano” le sue argomentazioni sugli argomenti più disparati.
Di grande rilievo appaiono i
suoi studi sulla toponomastica della città, tendenti a ricostruire la verità
sull’attribuzione del giusto nome, ad esempio, di via Circonvallazione Castello.
Comunque mi preme sottolineare che
l’intitolazione di una via, qualunque sia il nome, ha una sua storia e una
valenza sociale, che vanno rispettate e tutelate nel tempo. Ritengo, infatti,
che sostituire il nome di una via significherebbe fare un “torto” alla tradizione culturale che rappresenta.
Quanto all’ispezione delle
grandi cisterne del Belvedere Le assicuro che indagherò presso gli uffici
competenti sulla possibilità di effettuarla.
Resto comunque a Sua
disposizione per incontrarLa e ascoltare dal vivo le
Sue lezioni magistrali.
Con stima, cordialità. Salvatore Burrafato
6)
dicembre 2012 (Burrafato si fa negare varie volte al
telefono)
7)
29 dicembre 2012 (Gaeta a Burrafato, email)
Illustrissimo Sindaco, le ho inviato due copie del
mio ultimo fascicolo AG 38, una per lei e l’altra per la Liciniana. Con l’occasione le formulo i migliori auguri di
Buon Anno. Gaeta
8)
29 dicembre 2012 (Burrafato a Gaeta, email: ringrazia del
dono, ricambia gli auguri e mi chiede il numero di telefono)
9)
29 dicembre 2012 (Gaeta a Burrafato, email: ringrazio e fornisco i miei recapiti telefonici)
10)
9 gennaio 2013 (Burrafato mi telefonerà oggi, messaggio Fb)
11)
10 gennaio 2013 (cordiale telefonata di Burrafato: ha
letto con interesse anche il secondo articolo su Daidone.
Gli parlo di mio padre e di quanto era stimato sia al Comune che dai termitani.
Accenno all’inspiegabile voltafaccia dei miei concittadini [vedi DA 10], al comportamento dell’arch. Cosimo Serio e di molti altri, alla
gente a cui avrei “pestato i calli” (a Roma), ecc. Mi vorrà presentare alla
Pinacoteca di Termini, dove potrò spiegare tutte queste cose. Spera di
incontrarmi presto, quanto meno a Roma).