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– La stufa di De Sanctis
Per gli psicologi il nome di Sante De Sanctis (1862 – 1935) non ha
certo bisogno di presentazioni. Per i profani basterà dire
che è stato, sulla scia di Buccola, Pizzoli, Colucci, Treves, ecc.
– e Binet,
Rossolimo, Sidis, ecc. per gli stranieri – uno dei pochi e
veri psicologi sperimentalisti italiani. Indicazioni
bibliografiche e notizie sui celebri test
mentali o “reattivi De Sanctis” si
possono trovare anche in rete.
Verso il 1907 De
Sanctis fece costruire un apparecchio (vedi
foto) per la misura della suggestibilità degli alunni di scuole popolari (F. Consoni, Su alcuni apparecchi del
Laboratorio di Psicologia Sperimentale, in Contributi psicologici del Laboratorio di Psicologia Sperimentale della
R. Università di Roma, Vol. 1, 1910-11).
L’apparecchio simulava una piccola stufa: un cubo di
Lo sperimentatore, dopo aver fatto credere che la stufa era
accesa e che lo
scopo della ricerca era la misura della soglia di sensibilità termica, invitava
i soggetti a introdurre lentamente e a velocità costante il dito indice nel foro fino a quando non avvertivano la
minima sensazione iniziale di calore.
Nei casi di soggetti “suggestibili”
la profondità veniva assunta come grado di suggestibilità. Con questo artificio si traduceva in una
misura lineare quella che a rigore avrebbe dovuto essere una misura di tempo e
si faceva così a meno dei costosi e complicati cronoscopi.
L’altissima percentuale di suggestibilità ottenuta in tre anni di sperimentazione con questo suggestimetro o pseudo-stufa,
come era anche chiamata da G. Guidi,
“fa concepire - dice Consoni - le migliori speranze circa il modo
di rispondere dello strumento allo scopo per il quale è stato costruito”.
P. S. – Anche la “suggestione”’
e l’interazione psicologica del Bitnick vanno intese in senso scientifico.