108 – Il sounder inglese
Tutti ricordiamo o conosciamo le due campanelle che nelle
stazioni ferroviarie segnalano l’arrivo dei treni e che, essendo di tono
diverso, fanno capire istantaneamente a chi è abituato se il treno proviene, mettiamo,
da Cefalù o Palermo, cioè da destra o sinistra. Tale
pratica differenziazione acustica deriva, sicuramente, dall’apparato a
campanelli di Bright qui fotografato e introdotto
nelle linee inglesi dal 1850 circa.
Senza entrare nei dettagli tecnici (relè nella scatola in basso, ecc.) che potrebbero disorientare i
profani basta dire che alla segnalazione ottica del detector (al centro) se ne aggiunge una acustica molto più intensa e funzionale.
Precisamente, quando l’ago devia a destra l’elettromagnete in alto a destra
aziona il batacchio sulla piastra risonante piegata ad
L e lo stesso avviene nel “timpano” gemello di sinistra quando
l’ago va a sinistra. Questi due campanelli o “sounder” sono di forma e materiali diversi e quindi danno un tono
diverso (che gli inglesi traslitterano, per esempio, con “ting” e “tong”).
Il telegrafo così modificato libera l’operatore dalla
necessità di seguire con gli occhi le oscillazioni sul quadrante e gli permette
di focalizzare o concentrare la sua attenzione sull’ascolto (to listen) e di
trascrivere (o “copiare” come si
diceva nel gergo telegrafico) egli stesso – e, si badi, con più esattezza – il
dispaccio.
Si badi anche che i suoni di questo sounder inglese, a
differenza delle citate campanelle delle stazioni, devono essere poco risonanti
(ringing) e
piuttosto smorzati (dead) altrimenti
interferiscono mutuamente pregiudicando prontezza e decodifica.
Si badi infine, e soprattutto, che quello inglese è un
“sounder” improprio, basato su un codice Morse altrettanto improprio perché
costituito di soli punti. Se è vero infatti che i movimenti
a sinistra e i “ting”
corrispondono ai punti Morse, e che i
movimenti a destra e i “tong”
alle linee Morse, è altrettanto vero
che i due segnali, coincidendo per durata (brevissima)
e per dispendio energetico (irrisorio),
mancano dello specifico della telegrafia, cioè la differenza fisiofisica tra la linea e il punto Morse. Altri
chiarimenti su questo punto capitale (pressività)
si possono trovare nei miei Atomi AG 13
e AG 14.
Verso la fine del secolo anche in Inghilterra furono usati
dei sounder “alla Morse” (di Edwards, ecc.),
cioè veri e propri parleur
o “alto-parlanti”, ma comunque con
diffusione estremamente ridotta.
N.B. –
Ringrazio