GA
33 – Un tasto a due pomelli (25.2.2006)
Un anno fa chiesi lumi, senza successo, sul
misterioso tasto Wizard
(vedi MO 118), circondato da una
sorta di leggenda o semplicemente dall’aura di magia suggerita dal suo nome.
Ecco ora un altro insolito tasto che ha attirato la mia attenzione (vedi foto, da questo
sito) e su cui, anche stavolta, chiedo consulenza agli amici
radioamatori.
Considerata l’epoca (radiotelegrafia a scintille) si potrebbe supporre che il “secondo” pomello (ma quale dei due?) serva per protezione dalle scosse elettriche.
C’è poi la ricorrente faccenda della diminuzione dell’affaticamento fisiologico
e prevenzione del “crampo del
telegrafista” (glass
arm), per cui il
doppio pomello fungerebbe in qualche modo da “servotasto”. Se invece, come a me
sembra, il pomello più esterno è snodabile (sia
a destra che a sinistra), un’altra ipotesi
potrebbe essere quella di due “poggiadita”, per
aumentare e distribuire meglio la buccoliana “tattilità” della mano (vedi GA 31), e servire sia per mancini che per destrimani. Non è escluso, infine, che si tratti solo di
una questione di design o di astuzia commerciale.
Post scriptum (27.2.06) – Forse c’è una spiegazione più semplice, meno
arzigogolata. Il secondo pomello, quello quasi al livello del tavolo, è solo un
accessorio, un optional fornito dal
costruttore, per venire incontro alle abitudini di quei telegrafisti che preferivano
una manipolazione, per così, dire “bassa”.
Tutti gli altri, semplicemente, non dovevano montare questa “prolunga” della leva.