GA 17 – Imera contro Pompei (31.1.2006)

                                     

                            Andrea Gaeta (Imera)                                             Tullio De Mauro (Pompei)

Se Erice, per quanto detto nella News precedente, ignora Capri, Pompei ignora Imera. I due casi però sono molto diversi e l’analogia è limitata alla metafora geografica tra il linguista di fama internazionale Tullio De Mauro, nato dalle parti di Pompei, e l’oscuro fisico Andrea Gaeta, nativo dell’antica Himera.  

Purtroppo i rapporti col De Mauro sono stati inquinati da due gravissime polemiche extrascientifiche – le insinuazioni sul Bitnick e i silenzi su Lucidi – inopportunamente e avventatamente sollevate da chi scrive, che torna a scusarsene non solo col grande linguista, ma anche, e anzi soprattutto, con la comunità accademica – a cui è estraneo, e di cui indirettamente e involontariamente può avere in qualche misura urtato la sensibilità. Per ricondurre i rapporti nei binari di un sano antagonismo scientifico bisogna dunque, per prima cosa, far drastica chiarezza sulle due predette dispute.

Sicuramente l’insuccesso del Bitnick è dovuto a nient’altro che all’imprevista o sottovalutata – e tuttavia inoppugnabile, dopo l’esperienza di dodici anni! – “osticità” della “interazione psicologica” su cui funziona, non molto dissimile dalla negletta e incompresa “proiezione psichica” ronchiana. Si deve dunque far leva su psicologi e sociologi (giovani!) per portarlo all’attenzione dell’opinione pubblica.

Sulle responsabilità dell’oscuramento di Mario Lucidi non tocca a me giudicare. Decideranno certo i posteri, caro Gambarara, ma oggi bisogna lavorare, alacremente e serenamente, sui suoi immensi e non mietuti lasciti scientifici.

Lo stesso, caro Antonelli (vedi  BU 74) e cara Degni (vedi MO 72), dicasi per Gabriele Buccola.

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