La critica
Il
Sistema Gaeta
è stato sempre ignorato (con sufficienza e fastidio) e non tocca all’inventore
indovinarne i motivi, sicuramente variegati e complessi.
Le sole
lapidarie risposte, dopo anni d’insistenza, sono state:
Rai: è originale ma
non rientra nei programmi di sviluppo
Mediaset: non è originale e, per di più, non ha dignità di format
La
causa dell’insuccesso probabilmente, e paradossalmente, va ricercata proprio
nella perfezione di Count-down. Poiché
infatti tale programma è al tutto compatibile con la normale programmazione
televisiva invece di essere valutato da tecnici è stato passato sic et
simpliciter alle “Reti”, senza le indispensabili annotazioni.
Nel
caso della Rai, come documentato nella
memoria Il Bitnick incompreso, c’è stato
l’intralcio di una lunga catena di equivoci. Io ero pienamente convinto che l’ing. Tonio Di Stefano avesse pienamente
compreso il nocciolo dell’invenzione, e mi sono regolato di conseguenza. Solo
dopo due anni ho maturato la convinzione del mio errore e del doppio
insidiosissimo equivoco, il mio e quello del Di
Stefano (nonché dell’ing. Vannucchi).
Il 26.9.2003 ho avuto un lungo colloquio col Di Stefano e ho potuto spiegargli con la
massima chiarezza le peculiarità del mio sistema.
***
Alla
fine del 2002 il prof.
Avendo esaminato i documenti e il
video prodotti dal professor Gaeta per illustrare il senso della propria
invenzione e dopo aver discusso con lo stesso professore, nonché
con colleghi matematici e informatici, credo di poter affermare che quanto il
professor Gaeta da anni propone costituisca una intelligente
integrazione di effetti psicologici, elettromagnetici e di spettacolo in grado
di generare (senza dispendio di energia ma attraverso un semplice sistema di
comunicazione a codifica implicita) l
Il sistema ideato dal professor Gaeta consente inoltre
di valutare oggettivamente tale sensazione verificando in modo molto semplice l
Lo
stesso dicasi di