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– La pervietà fonica e grafica
Questo collage è fatto con una delle più famose reti
semantiche, la semantic
network di Hofstadter, e con una
rete di neuroni cerebrali o sinapsi,
termine derivato, come è noto, dal greco synapsis
(unione) e introdotto, verso la fine
dell’800, dal grande fisiologo Sherrington.
Non sono un fisiologo né un biologo, ma da semplice fisico,
leggendo Buccola
e forse a causa della mia formazione di elettrotecnico mi ero fatta un’idea
relativamente limpida della “neuroscienza”
ottocentesca, positivista: correnti
nervose, vie sensitive, vie motorie, stazioni intermedie di relè, tempi di transito,
tempi di risposta, ecc. Confesso però che oggi non sono assolutamente in
grado di leggere un lavoro, anche divulgativo, di “neurobiologia” o “neurofisiologia”,
scienze che hanno fatto sì passi da gigante, ma a prezzo di
superspecializzazioni che impediscono la visione unitaria dei fenomeni di base.
Come suggerisce l’immagine di apertura di questa News c’è evidente analogia tra la selva
neurologica e il groviglio semantico, ma da questi labirinti si può uscire
grazie ai contributi della telelinguistica di Gaeta,
alla memoria
organica (nel meccanismo della
scrittura) di Buccola
e soprattutto all’iposema di Lucidi, che spiana e rende pervia, o laminare, la via alle onde motrici
(e forse anche sensitive) dell’atto
grafico e dell’atto fonico.