6 – Lettera a Lombardo
Chiarissimo Professor Lombardo,
mi riferisco alla tesi di laurea della
Dott.ssa
Come spero ricorderà ci sono voluti ben tre mesi e il deciso intervento del prof.
Adesso, da più di un mese, sto sollecitando Lei e/o la
Degni, disturbando anche il prof.
Consapevole di non aver titolo per pretendere un riscontro
dalla Dott.ssa Degni mi limito a prendere atto della
sua legittima scelta di non voler intrattenere rapporti col sottoscritto, ma
non posso fare altrettanto con un docente, e per di
più autorevolissimo, della pubblica e prestigiosa università “La Sapienza” di Roma, quale è Lei, prof.
Lombardo.
Sicuro della Sua fattiva collaborazione provo ad elencare
qualcuno dei motivi di cui sopra:
1) per semplice dimenticanza (da parte della laureanda o dei relatori);
2) perché i miei lavori non erano attinenti al tema;
3) perché la scelta delle fonti in un lavoro scientifico è
discrezionale;
4) perché i miei scritti - su Buccola o in generale – difettano di
attendibilità scientifica;
5) perché il sottoscritto non ha
referenze o una buona reputazione.
Un Suo ulteriore silenzio, bollandomi come non meritevole di
risposta, automaticamente ed esplicitamente corrisponderà, con ogni evidenza,
all’ultima di queste opzioni.
Ringrazio della cortese attenzione e porgo i migliori saluti.
Andrea Gaeta
Intervento
di Gaeta
(2.2.05):
Oltre al
riscontro di Luccio (vedi)
ne ho avuto uno, in data 26.1.05, dal correlatore Cimino
(la Degni non mi ha citato perché aveva
terminato la tesi prima che uscisse il mio articolo; il suo collega Lombardo mi
riceverà senz’altro, ma non nell’immediato) e uno, in data 27.1.05, dal
relatore Lombardo (la scelta delle
fonti è discrezionale; la Degni comunque in un prossimo lavoro mi citerà).