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- Il “tapper” antincendio
Questo rozzo e massiccio tasto telegrafico probabilmente
farà inorridire non solo i moderni radioamatori abituati ai leggerissimi
“keyer” elettronici, ma anche qualche superstite esperto o nostalgico del
classico tasto “verticale”. In realtà, come avverte Perera in una pagina del suo
sterminato catalogo (da cui traggo
l’immagine), non si tratta di un tasto telegrafico, ma semplicemente di un
“Tapper” o “Fire Alarm Key” per “battere” non il codice Morse ma il codice
identificativo della località dove si è sviluppato un incendio.
Le città americane disponevano di un sistema antincendio di
tipo telegrafico (Fire Alarm a circuito
chiuso) e nei punti nevralgici di
ogni quartiere c’erano quelle cassette o
“colonnine SOS”, di color rosso, che spesso si vedono nei film d’azione.
Poiché ogni “Fire Box” aveva un codice numerico, se si battevano, ad esempio, 3-taps, seguiti da 5-taps, e poi da 2-taps, significava che l’allarme era
partito dalla zona 352.
Ora si capisce perché il pompiere
Richards disse a Berliner di
battere duro sul tasto! Egli non era un vero e proprio telegrafista, non era
abituato a battere il “Morse”, ma
solo a fare del banale “tapping”. La
differenza, come abbiamo già detto, è
sostanziale e il caso pratico descritto, analogo a quello della Morse News 117, aiuta a
sviscerarla.
Nella foto si nota un semplice meccanismo di “sicura” per
bloccare il tasto e prevenire chiamate accidentali ossia falsi allarmi (nel sito di Perera ci sono altre immagini
molto dettagliate).
Nel mondo scientifico italiano il termine “tapper” rimanda ad una applicazione
molto posteriore, e cioè il martelletto per dare colpetti sul coherer di
Marconi e “decoherizzare” la limatura di ferro.