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– I sistemi di Fire Alarm
Seleziono
e traduco da questo
sito internet alcuni cenni sui sistemi di allarme
antincendio ottocenteschi americani.
I sistemi di allarme possono essere di due tipi fondamentali, a circuito chiuso e a circuito aperto (vedi Morse News 119).
Il primo è sempre sotto corrente, sempre attivo e quindi auto-rivela
i guasti in qualsiasi punto della linea. Il secondo invece è inerte
finché non viene dato un allarme, quindi non rivela la
presenza di eventuali guasti, i quali al momento necessario possono
pregiudicare la ricezione dell’allarme alla centrale dei pompieri. Inoltre un
sistema di allarme a circuito aperto, anche testato giornalmente e sistematicamente, non
può garantire che all’emergenza di uno scoppio d’incendio, quando i suoi
servizi sono richiesti con la massima urgenza, funzionerà regolarmente.
Le linee
dei circuiti di allarme sono soggette a tre tipi di
guasti: possono interrompersi, andare a terra o in cortocircuito. Solo il circuito chiuso, come già detto,
garantisce l’affidabilità del sistema. Inoltre esso permette il collegamento in
serie dei box o “punti di SOS” dei
distretti della città e risulta quindi economico.
Questi box
sono di color rosso vivo e la loro ubicazione
strategica diventa inconsciamente familiare ai residenti. In caso di emergenza scatta un processo mentale automatico che fa
localizzare il box più vicino.
Alla
centrale dei pompieri l’allarme acustico permette di individuare subito la
provenienza di ogni chiamata, ma per eventuali
contestazioni rimane un nastro perforato con tutti i dati (vedi questo link).
Nei tempi
pionieristici il codice identificativo del Fire Box doveva essere battuto manualmente col tapper. Poi i box furono equipaggiati con robusti
dispositivi automatici (ad orologeria)
che inviavano questo codice automaticamente, e successivamente
anche con telefoni e custodie “Break Glass” (“Rompere
il vetro!”). In ogni box c’era
uno scaricatore di elettricità atmosferica (parafulmine), dei pulsanti di test per provare la regolarità del funzionamento
e dei pulsanti di reset o ripristino.