DA 17 – L’inizio del Cornelio (17.3.2013)

     

 

       

  

Aprendo stamane Facebook ho trovato postata, nel gruppo Belvedere, l’“emozione” dell’amico Di Garbo di fronte all’inizio dell’acquedotto Cornelio. Cercherò allora, cambiando i miei programmi odierni, di estendere ai termitani questa emozione, utilizzando alcune delle foto da me scattate nell’ottobre del 2008 nel comprensorio idraulico-archeologico delle sorgenti di Brucato – con una guida d’eccezione, Giuseppe Torina, il capo fontaniere del Comune di Termini Imerese (quinta foto) –  e un paio di Aldo Bacino (seconda foto, quella con l’ulivo e che aveva risvegliato la curiosità, o l’interesse, di Gioacchino; e l’ultima, tratta dal suo opuscolo “Requiem per una città”) e sfruttando, naturalmente, anche la “magia” della rete (spesso lo dimentichiamo, ma è la tecnologia la vera magia!).

Al contempo mi prendo la libertà di indirizzare questa breve nota direttamente al Presidente di Siciliantica2, Arch. Giuseppe Lo Porto, considerato che le istituzioni imeresi, l’ateneo palermitano (nella persona del Chiar.mo Prof. Oscar Belvedere) e la stessa sezione termitana di Siciliantica (nella persona del Sig. Alfonso Lo Cascio) continuano a rimanere sempre insensibili – per non dire altro – ai contributi scientifici imeresi dello scrivente (mi limito a rimandare alla RE 56 – Il “capolinea” del Cornelio”, scheda per così dire “gemella” della presente).

Sulla statale 113 per Cefalù, in corrispondenza della centrale elettrica Tifeo e un po’ prima della località “Fridda” – dove c’è una delle sorgenti della freschissima acqua Cornelia, che ai miei tempi alimentava un grande abbeveratoio (per animali, passanti o cicloamatori assetati) simile al più noto “Acqualoro” di Trabia – si incontra una chiesetta (quarta foto) accanto alla quale c’è (o meglio c’era, perché da qualche decennio la captazione delle acque avviene altrove) l’ingresso (quinta foto) da cui si accede ai sotterranei, bui e fatiscenti, da dove nasceva la sorgente principale (sesta foto) dell’acqua Cornelia.

In questo comprensorio campeggia il tratto iniziale dell’acquedotto Cornelio (prima foto), lungo una quindicina di metri, alto un paio di metri (terza foto) e in discreto stato di conservazione (nella foto si intravede, parcheggiata sulla citata statale 113, la panda bianca del Comune di Termini Imerese con cui l’amico Torina mi fece fare questo e molti altri sopralluoghi per la città – vedi PO 32 - Etologia termitana).

Nella settima foto si vedono alcuni dei vecchi opifici idraulici di Brucato (vedi CA 24) e, in un ritaglio, una vecchia foto del vascone o “bottaccio” che li alimentava (e che attualmente si trova completamente ricoperto dalla sterpaglia).

 

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