GA 5 – Le firme di Patrizi (11.1.2006)

  

Patrizi chi? Quello del guanto!

Sì, perché di Mariano Luigi Patrizi a mala pena si ricorda, o si trova in rete, solo il suo famigerato guanto volumetrico! Eppure questo scienziato, allievo di Mosso e per certi versi erede di Buccola, nei primi decenni del novecento era talmente in auge da essere designato per il premio Nobel, ha firmato molte pagine della Treccani, ha pubblicato libri notissimi come L’oratore e Braccio e cervello.

Dopo la morte (1935) però, per le insondabili bizzarrie della storia, o forse per lo zampino del Gemelli, è stato “archiviato” – per usare un eufemismo dello Sprini – seguendo la stessa sorte degli altri pochi e validi psicologi o fisiologi sperimentalisti italiani (Ponzo, Canestrelli, Mosso, Colucci, ecc.).

Anche se ovviamente molti contributi del Patrizi, come lo studio della firma (vedi immagini) che discuterò a fondo nel prossimo Atomo, partono da presupposti criticabili, ciò non infirma assolutamente il loro valore non solo storico, ma soprattutto “didattico” per le giovani generazioni di psicologi.

Un’anomalia ancora più strana è che la scienza ufficiale, forse “vergognandosene” meno che del Patrizi, bene o male “si ricorda” del Buccola (con saggi più o meno stereotipi o rifritti), ma attribuendo solo un infecondo valore “storico” ai suoi contributi, che invece a tutt’oggi sono pienamente “scientifici”.

vai a GAETA NEWS