38 - Una lettera di Angelo Mosso

Cercando di proseguire il lavoro, certamente titanico, sul carteggio Buccola della Biblioteca Comunale di Palermo (vedi Buccola News 16) pubblico una parte di una lettera, datata Chieri 23.7.1881, di Angelo Mosso a Gabriele Buccola.

 

… Quantunque l’equazione personale non ci dia il valore assoluto del tempo di reazione noi possiamo utilizzare questi numerosissimi dati per studiare le variazioni del tempo fisiologico. È un lavoro statistico da cui risulterà certo la conoscenza delle cause da cui dipendono le variazioni del tempo fisiologico secondo i paesi, l’età, le stagioni, le condizioni esterne, ecc.

Mi scriva quanto tempo si fermerà ancora a Reggio. Se Ella potesse fare una gita a Torino io le pagherei metà del viaggio oppure mi recherei io stesso a Milano fra 15 o 20 giorni.

La cosa che è più importante è il metodo, su cui dobbiamo intenderci. Sarebbe a preferirsi il metodo grafico, ma questo è più incomodo trattandosi di trasportare gli strumenti dall’alta Italia fino a Palermo.

Mi scriva se può avere dal Prof. Tamburini il cronoscopio di Hipp per simili esperienze. Se no io le presto il mio. Mi rincresce che dovrò fare prima un lungo lavoro per metterlo in grado di segnare esattamente i millesimi di secondo. Studierò un metodo comodo per controllare di quando in quando il cronoscopio di Hipp: oggi non ho tempo di pensarci sopra perché fra pochi minuti devo partire e non ritorno a Chieri che dopodimani.

Mi risponda a Torino, ed io le risponderò esponendo la traccia del lavoro con più calma; si tratta di fare un lavoro più esteso del tempo di reazione per la vista e l’udito, paragonando uomini di varia età, sesso e condizione in varie provincie d’Italia, e poi di utilizzare i dati raccolti per tanti anni dagli astronomi di tutti i paesi e fare un lavoro di statistica.

Saluti caramente Tamburini e mi creda il suo devoto  

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