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GA 49 – Il Bitnick, un compagno (24.3.2006)

Sul Bitnick e sulla Televisione Interattiva Equivalente da me inventata permane, da 12 anni, una cappa di incomprensione e una confusione senza fine. Seguendo ancora i consigli del De Mauro (vedi News precedente) provo a ripresentarli senza scendere in inutili dettagli e in controproducenti polemiche.

Mi è capitato di vedere, nel corso del programma La vita in diretta, presentato da Michele Cucuzza, un gioco denominato Gossip Quiz. Ebbene, il modo migliore per capire quello che il Bitnick non è – e mi permetto di rivolgermi in primis all’amico prof. Cimino (vedi, per esempio, BI 43) – sarebbe guardare Raiuno, verso le 18,30 di ogni giorno, per rendersi conto del meccanismo di tutti i giochi interattivi.

Questi giochi, detti anche Rush and win, cioè Corri e vinci, permettono ai telespettatori di interagire col programma televisivo, rispondendo ad alcune domande, in tempo reale, con SMS o da telefono fisso (previa eventuale prenotazione). Vince, o è sorteggiato, il concorrente più veloce, con i riflessi più pronti. Per i dettagli del Gossip Quiz, i regolamenti e le caratteristiche del “servizio” telematico (diagramma di flusso) basta accedere a questa pagina del sito della Rai, mentre altre notizie sulle “manifestazioni a premio” e le normative sulle moderne tecniche di marketingperché a questo, in definitiva, si riducono i giochi interattivi! – si possono trovare nel sito del Ministero delle Attività Produttive.

Niente di tutto ciò riguarda il Bitnick, il cui scopo principale non è far vendere prodotti o far vincere premi. Nell’opuscolo del 1995 a cui caldamente rimando (vedi AG 6) è detto poi che il Bitnick non è destinato ai “quizzaroli”, ma è addirittura l’antitesi del quiz, è un “antiquiz” che ha come scopo primario (anche se non unico, perché anche lui può far vincere premi e far vendere prodotti) quello di tenere compagnia a chi vede la televisione, sia da solo sia in famiglia. Come lo Sputnik (o СПУТНИК, vedi foto in alto a destra) è un satellite che “accompagna” la terra nel suo viaggio spaziale, così il Bitnick è un “compagno”, un satellite (più esattamente: un microsatellite virtuale) del programma televisivo, un amico delle nostre serate.

 

GA 50 – Il divano equivalente (25.3.2006)

Abbiamo appena detto quello che il Bitnicknon è”; ora vediamo, sempre in due sole parole, per seguire il consiglio del De Mauro, quello che invece “è”, qual è la “forza comunicativa” di questo “microsatellite virtuale”, dal costo e dalle dimensioni di un portachiavi. Ebbene, essere seduti, davanti al televisore, sul divano di casa propria (foto in basso a sinistra) è del tutto equivalente ad essere seduti nel divano dello studio televisivo (foto in basso a destra).

Infatti gli ospiti di un normale talk show (Count-down), il pubblico nello studio televisivo e i milioni di telespettatori sono accomunati dal fatto di avere tutti in mano un identico Bitnick, col quale rispondono ai rilassanti “antiquiz” del programma. Non c’è nessuna differenza, in altri termini, tra chi al gioco partecipa in carne ed ossa e chi invece vi “telepartecipa” dalle case dei più sperduti paesi d’Italia.

Sia le casalinghe di Voghera che i vip del talk show interagiscono nella stessa identica maniera: premendo, al momento opportuno (Bi-time-nick), il pulsante (l’unico, peraltro) del loro Bitnick. Non solo, ma l’interazione, si badi bene, è bidirezionale, perché anche le risposte (esatto/sbagliato, luci colorate, beep bitonali, accredito punti, ecc.) ai quiz (o meglio “antiquiz”) arrivano – in tempo reale, sia a Voghera che in studio – via Bitnick!

Alla luce di questi concetti non può non balzare evidente l’enorme utilità sociale dell’invenzione.

(Per gli approfondimenti tecnici, spettacolari, psicologici, sociologici, economici, ecc. entra nel sito)