ME 25 – Melloni cage - La gabbia di Melloni
(7.2.2007)
Al
chiarissimo Professor Nino Dazzi –
Prorettore dell’università La Sapienza
di Roma
Ho cominciato a studiare Macedonio Melloni solo da pochi mesi, e tra difficoltà impensabili,
ma sono certo che egli aveva fatto rivoluzionarie scoperte concernenti l’intima
natura dell’elettricità. Nel mio piccolo, e con le sole mie forze, continuerò
le ricerche, ma ritengo doveroso far conoscere questo mio convincimento alla
comunità scientifica italiana e internazionale, per il tramite di internet e soprattutto Suo, come persona
più autorevole tra quelle che mi accordano della considerazione (vedi ME 21).
Il segreto di Melloni,
forse, è racchiuso nel suo elettroscopio (foto
a destra), e in particolare nella cassa o gabbia (cage) di ottone che lo ripara e lo scherma dai campi
elettromagnetici esterni, come una gabbia di Faraday (foto al centro),
di cui i comuni elettroscopi sono privi (foto
a sinistra).
Luigi
Palmieri,
successore di Melloni
all’Osservatorio Vesuviano, ridusse questa scoperta a un “curioso fenomeno” e ad una insidiosa fonte di errore (vedi AG 20, p. 35), ma sicuramente non fu – né è –
l’unico ad aver travisato la genialità del Nostro.
Approfondimenti, verifiche e ulteriori meticolose
ricerche, a iniziare da “Il Progresso”,
andrebbero fatte a Napoli, dove si trova il cimelio melloniano, spero in buono
stato di conservazione.