91 – I portavoce della
Mentorella
In un articolo di Civiltà
Cattolica (del 1915 o 1916) si narra che nel 1661 il gesuita padre Atanasio Kircher, scienziato di fama
europea, durante un’escursione nelle campagne laziali, scoprì una chiesetta abbandonata
vicino Guadagnolo e, innamoratosene, la restaurò facendola diventare il
santuario mariano più antico d’Italia, la Mentorella (foto a destra; vedi anche Morse News
133). Tra le altre notizie, più o meno storiche, c’è quella del “possente portavoce” accennato nella penultima News.
Fino a circa mezzo secolo fa, al Collegio Romano (dei gesuiti), esisteva il museo
naturalistico o gabinetto kircheriano, ma purtroppo è stato smembrato (al Castel S. Angelo, al museo Pigorini, al
liceo Visconti, ecc.) e molte delle meraviglie che conteneva sono state
disperse. Del grande scienziato rimangono però le opere (in rete, con Google, si trova molta roba).
Se c’è un autore che, come il Bernini, esprime al meglio e, soprattutto al “massimo”, lo spirito barocco questi è il Kircher. I suoi celebri, numerosi e illustratissimi libri messi uno
sull’altro raggiungono di sicuro qualche metro di altezza. Sfogliandoli si
rischia la vertigine, lo stordimento: lanterne
magiche, obelischi, anamorfosi, Magia o Ars Phonocamptica (la più recondita
scienza sonora!), cabale, frontespizi, dipinture, allegorie, torri di Babele,
tarantolati, dediche enfatiche, fontane, quadrati magici, orecchio di Dioniso,
tubi stentorofonici, trombe parlanti,
cornetti acustici, ecc.
In uno di questi volumi, Phonurgia nova, 1673, p.
114, si trova l’incisione riportata sopra (da
internet) che illustra gli esperimenti coi megafoni del Kircher fatti dalla rupe di S. Eustachio che sovrasta il santuario e
si affaccia in una vasta vallata comprendente i paesini o i borghi di Cerreto, S. Anatolia, Pisoniano, Gerano,
Torretta, ecc. Il testo è in latino e non ho avuto modo di esaminarlo o
farlo esaminare bene, però sarei del parere che si tratta di un’opera meno
fantastica di quanto comunemente ritenuto. La scientificità, per esempio, è
dimostrata dalle distanze riportate con scrupolo. Ad esempio il paese di Siciliano (oggi Ciciliano) è localizzato a
Nelle due o tre volte che sono stato a Guadagnolo (dove oggi vi sono i più importanti
ripetitori TV del Lazio) e alla Mentorella ho avuto conferma della “ecoicità” della conca, favorita dai
venti e dagli acquitrini sul fondo valle, che riflettono (o un tempo riflettevano) i suoni. Si sentono bene non solo le
campane della rupe di S. Eustachio, ma i campanacci delle mucche, le voci del
mercato e persino quelle, mi è stato raccontato, di paesani che giocano alla
morra.