84 – Puntualizzazioni

Caro Andrea,

il tuo insistere (permetti se ti do del tu?) sul Prof. De Mauro diventa "pesante". Non si può condannare una persona perché non ci ascolta sulle nostre proposte e valutazioni teoriche. De Mauro, quando era giovane, ha fatto un percorso di studioso. È giunto a pubblicare testi importanti per la Cultura italiana. È apprezzato a livello europeo e, forse, mondiale. Andrea Gaeta è, di sicuro, uno studioso serio e competente. Deve però capire che nessuno o quasi interpreta l'altro. Il nostro è un paese di sordi e muti e ciechi, di invidiosi e opportunisti, pur sapendo che il prof. De Mauro non appartiene a nessuna di queste categorie! Devi, caro Gaeta, avere di te più autostima. […] 

tuo Renato Pigliacampo

Caro Gaeta,

[…] Se Lucidi e il suo iposema, se Gaeta e la sua telelinguistica sono rimasti e rimangono ignorati, tutta la responsabilità è di Andrea Gaeta. […]

Nessuno ha il diritto di imporre ad un altro di che cosa e quando si deve occupare. […] Continui a farsi male da solo, se è questo che le piace. […]

Daniele Gambarara

 

Estrapolo da queste email che gli amici Pigliacampo e Gambarara hanno avuto la cortesia di indirizzarmi – e autorizzarmi a pubblicare – solo le seguenti proposizioni:

1)    De Mauro è uno studioso di livello internazionale;

2)    Lucidi e il suo iposema sono rimasti ignorati;

3)    Gaeta vuole imporre a De Mauro un percorso di ricerca;

4)    Gaeta condanna De Mauro perché non lo ascolta.

I punti 1) e 2) sono pacificamente fuori discussione: il prestigio di De Mauro, meritatissimo, non foss’altro perché ha saputo mettere a frutto gli insegnamenti del suo maestro (vedi Lucidi News 67), non ha bisogno di essere sottolineato dallo scrivente, e la dottrina (per non parlare della scoperta) di Lucidi è di fatto ignorata (a prescindere dalle responsabilità), checché ne pensino, per esempio, i proff. Bertinetto o Canepari (vedi Morse News 32).

I punti 3) e 4) sono invece falsi: con quale arbitrio chi scrive potrebbe contestare i comportamenti o le “scelte editoriali” di chicchessia, tanto meno di chi potrebbe essergli, e parzialmente gli è stato, maestro? Gaeta, senza assolutissimamente permettersi di bollare nessuno, ritiene però che buona parte delle gravissime obiettive negligenze su Lucidi sono del De Mauro (per quantificare diciamo un 30%, mentre al Pagliaro andrebbe un 50% e al Belardi un 20%).

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