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– La “fonografazione”
Caro Professor Zamboni (e, per conoscenza, Chiar.mo Professor Voci),
Le piace quest’altro “medaglione”?
Come sempre cerco di scegliere un’icona che sintetizzi il succo delle mie News e che inviti a leggerle,
possibilmente con interesse oltre che per curiosità.
Questa zelante segretaria ottocentesca sta battendo a
macchina una lettera che qualcuno le ha mandato (anche per posta) sotto forma di “cilindro fonografato”. Il sistema è dettagliatamente descritto in
un opuscolo che per la sua rarità e, soprattutto, per l’importanza in ambito “lucidiano” (telelinguistica), ho
ritenuto di mettere in rete (Fonti on line), a
disposizione degli eventuali interessati.
Forse (anche) Lei
potrebbe obbiettarmi che le mie cose “tecniche”
poco o niente hanno a che fare con
Vengo ora a pregarLa di una cortesia molto spicciola. Sto raccogliendo bibliografia – immaginerà certo
con quanta difficoltà! – sul primo modello di fonografo Edison,
presto “abbandonato” dall’inventore
dopo l’euforia iniziale, e “perfezionato”
solo dopo una decina d’anni in apparecchi molto
diversi, come quello qui raffigurato. C’è un libro, A. Niaudet, Téléphones et phonographes (1878), che ho motivo di ritenere tratti molto approfonditamente
quello che mi interessa e che in Italia è posseduto solo dall’istituto di
Fisica della sua università. L’ho già chiesto al Prof. Voci, credo ben disposto a
soddisfare la mia richiesta, ma ci sono difficoltà sia per assurdi
“regolamenti” che vieterebbero la fotocopiatura dei libri antichi, sia
soprattutto per i ritardi dovuti alle ferie imminenti. Potrebbe intervenire per
farmi avere al più presto le fotocopie del Niaudet
(a mie spese) su cui vorrei lavorare in agosto?
Grazie e buone vacanze.
Risposta di Zamboni (27.7.05):
Si è interessato per venirmi
incontro, ma a Fisica non ha potuto reperire nessuno a causa delle ferie.