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– L’altro sounder
Nel disegno originale (a
sinistra) del brevetto del fonografo si riconoscono facilmente i componenti della figura dello Scientific American (vedi Lucidi News 54) e la loro funzione.
Immaginando che le due membrane siano collegate tra loro con uno spago teso (linea rossa, aggiunta ovviamente da me)
il sistema potrebbe essere tranquillamente assimilato, per chiarezza didattica,
ad un telefono a cordicella (vedi Lucidi News 4), analogia
peraltro non peregrina perché realmente ai diaframmi del fonografo, per
prevenire eventuali trucchi (ventriloqui,
ecc.), furono attaccati dei fili che portavano
lontano il suono.
A prescindere dal fatto che in alcuni modelli successivi del
fonografo i due “barattoli”, cioè il diaframma “scrittore” (o intaccante) di destra e il
diaframma “lettore” di sinistra, furono
unificati, in questa News mi preme
far notare che il “barattolo ricevitore”
dagli addetti ai lavori veniva chiamato sounder, cioè con la identica denominazione del ricevitore acustico telegrafico che ben
conosciamo (vedi Morse News 29).
Questo “sounder” –
o diaframma, membrana, capsula o …barattolo che dir si voglia – lo
ritroviamo nella foto di destra, applicato ad un grammofono o “giradischi” di epoca un po’ posteriore. L’idea di renderlo mobile per
seguire il solco del disco (ed esserne guidato) fu di Werner Suess, il
vecchio meccanico tedesco che aveva lavorato per Helmholtz, Bunsen, Tyndall, Huxley e, alla fine, anche per Berliner.
Quando dalla riproduzione meccanica dei suoni si passò alla
riproduzione elettrica (un vero salto di qualità, ma
fortemente osteggiato da direttori d’orchestra e cantanti, come ben sanno gli
storici del settore) anche la vecchia denominazione di “sounder” fu abbandonata e sostituita da “loudspeaker” (altoparlante).