Perché Count-down?

 

Esistono molti programmi televisivi d’intrattenimento, che cosa offre di diverso, o in più, Count-down?

Count-down non è uno dei tanti programmi a quiz in cui, bene che vada, può inserirsi, via telefono, un solo telespettatore per volta mentre tutti gli altri rimangono estromessi o frustrati per le linee perennemente occupate.

In Count-down invece sono coinvolti tutti i telespettatori che, muniti di un semplice Bitnick, non rimangono passivi ma partecipano sia al gioco in diretta che al concorso collegato.

All’interattività “spicciola” di Count-down e del Bitnick si potrebbe obiettare che nell’era di internet si “naviga” su ben altri livelli. Oggi poi c’è la TV digitale terrestre e la TV interattiva reale (video on demand) con cui possiamo costruire “su misura” le nostre serate.

Però sia l’interazione spinta di internet che la pseudo-interazione del video on demand (che è solo una TV a illimitato numero di canali) non hanno niente a che vedere con la normale TV generalista, e più precisamente con quella fruita contemporaneamente da milioni di persone.

Count-down invece permette quell’interazione necessaria e sufficiente, per tutto quanto di psicologico è contenuto nel termine, per rendere un nuovo e non di poco conto servizio sociale.

Count-down è un programma che non ci lascia soli, che ci ascolta.

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