29 – Metafisica e metalingua

fisica

metafisica

lingua

metalingua

positivo

negativo

concreto

astratto

materia

spirito

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La psicologia contemporanea ha rotto il cerchio delle tradizioni metafisiche e procede con alacrità nella via regia dell'osservazione oggettiva e del­l’esperimento”. Questa frase, la più famosa (se non l’unica nota, a voler essere maligni) di Gabriele Buccola, non è più attuale, non è “vera”, almeno nel senso che si continua a “metafisicare” a tutto spiano.

Il positivismo, approccio “fisico” verso la scienza, si prefiggeva, com’è noto, di iniettare il virus antireligioso nell’animo dei giovani e di relegare in soffitta ogni filosofia. Ma il metafisico, basta rifletterci, estromesso dalla porta ha sempre continuato, e sempre continuerà, a rientrare dalla finestra.

Per limitarmi ad un caso che mi tocca da vicino accennerò al “linguaggio” di uno dei più famosi linguisti italiani, il De Mauro. Riascoltando, recentemente, la lunga intervista che venti anni fa mi concesse (vedi un sunto in AG 4), l’ho trovata ancora più “infarcita” di “metalinguaggi”, per me, fisico, assolutamente oscuri. E questo non a caso, perchè il De Mauro, se non erro, è titolare di una cattedra di “filosofia del linguaggio”.

Ora, è un fatto che fisica e metafisica, lingua e metalingua, Gaeta e De Mauro - tanto per esemplificare -, non solo coesistono, ma devono farlo, perché la dicotomia o l’antinomia di cui sopra è alla base dell’ordine naturale delle cose. Il problema vero è come risolvere il predetto apparente conflitto epistemologico.

Tra le infinite sofisticherie filosofiche e i tanti odierni metafisici travestiti da sperimentatori non bisogna né confondere la chimica con l’alchimia, né rifugiarsi tra le nebbie dell’astrazione, ma seguire l’insegnamento degli sperimentatori veri, ad esempio del Canestrelli che, nello spiegarmi certi problemi della locomozione legati semplicemente all’abbassamento del centro di gravità, concludeva: non c’è niente di metafisico!

 

Intervento di Moro (27.04.05):

Mi basterebbe non fosse confusa la chimica con l'ALCHIMIA, del resto, sinceramente... poco mi importa! Più che una risposta, vorrebbe essere un suggerimento! Distinti saluti. Fabio MORO

 

 

 

 

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