BE 47 – Sapienza e insipienza (28.2.2008)
Dr.
Gli Atomi - Collana di studi grafici, fonetici ed elettrici –
http://www.bitnick.it
Raccomandata A/R
Oggetto: Monografia su Giambattista Beccaria
Roma, 28 febbraio 2008
Magnifico
Rettore dell’Università La Sapienza,
alcuni
giorni fa, qualche ora dopo la diffusione sul mio sito dell’appello (vedi BE 39) per la pubblicazione di una monografia
scientifica incentrata sul mio recente saggio Beccaria vindicato (vedi AG 25), il chiarissimo professor
Pur
lusingato da questo implicito riconoscimento del mio diuturno lavoro di
riscoperta del grande fisico monregalese, maestro tra gli altri di Volta, sono stato costretto a declinare
la sua onorevole offerta sia perché, ahimè per sopraggiunti limiti di età, non
ho prospettive di carriera e quindi non mi servono i prestigiosi “punteggi” di Physis, sia soprattutto perché in tale rivista non si potrebbero inserire
gli antichi e irreperibili scritti di Gherardi
e Gliozzi che, come Cimino ben sa, essendo stato tenuto al
corrente dello sviluppo delle mie ricerche, sono assolutamente propedeutici
all’assunto generale dell’opera.
Ancora
più deludenti sono stati i miei appelli all’insigne storico della scienza
Purtroppo
anche fuori della Sapienza, se mi si
perdona il gioco di parole, perdura, anzi si è propagata, l’insipienza non tanto verso le mie
ricerche, sempre apprezzate (a titolo
privato) da accademici di vaglia, ma verso la mia persona a cui, forse, non
si perdonano le vecchie polemiche col professor De Mauro. Chi mi onora o mi ha onorato della sua stima – Cimino, Di Trocchio, Dazzi, Lombardo e primo
tra tutti lo stesso grande linguista, come anche recentissimamente mi ha
assicurato l’amico Gambarara – sa che questi dissapori sono del tutto
rientrati nell’alveo della sana e feconda dialettica scientifica, e che la mia
unica colpa è stata pretendere da De
Mauro un riconoscimento dei miei lavori di Telelinguistica, che il grande linguista, l’ho capito troppo tardi,
per la sua formazione umanistica mille miglia lontana dalle questioni tecniche
di telegrafia, non poteva darmi.
Faccio
pertanto istanza, Magnifico Rettore,
affinché i referees di Physis si pronuncino sull’opportunità
che il mio lavoro possa vedere la luce se non dalle colonne della rivista,
almeno da qualche sua costola, in pratica in una pubblicazione promossa - non semplicemente sovvenzionata, come troppo
spesso accade! - dalla prestigiosa università
In attesa di riscontro, porgo rispettosi saluti.
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