PO 22 – Roma Vecchia (21.12.2010)
Parlando della Marrana (vedi PO 20) ho menzionato la tenuta di Roma Vecchia. Poiché si tratta di un
luogo credo poco noto persino ai romani e considerata la sua importanza idraulico-archeologica
di essere nel cuore del “Parco degli
Acquedotti” (a sua volta facente
parte, assieme alla Caffarella, del magnifico Parco
dell’Appia Antica) ho deciso di dedicargli questa brevissima
scheda, illustrata (foto a destra) da
una delle passerelle che, scavalcando l’acquedotto Felice (vedi AG
29, passim), uniscono i
due tronconi principali della via Appio
Claudio, afferenti rispettivamente alle due arterie maggiori – via Appia Nuova e via Tuscolana – che
delimitano il parco (in arancione nella
cartina a sinistra).
Questo luogo suggestivo, “magico”, unico al mondo è in aperta
campagna (ex tenuta Torlonia)
e pur essendo più vicino (circa 7 km)
al Campidoglio, cioè al centro di Roma, nell’800 apparteneva al comune di Frascati. Da qui passano quasi tutti
gli antichi acquedotti romani, sia quelli che vengono dall’alta valle
dell’Aniene che quelli che scendono dai “colli
albani” (meglio noti come “castelli
romani”), come appunto la nostra Marrana che nasce a Grottaferrata, e
precisamente nella famosa località Squarciarelli.
Un tempo il casale di Roma
Vecchia era una stazione di posta, oggi è usato solo come set cinematografico.
Ogni tanto, per recuperare le forze, vi si ferma qualcuno dei tanti che qui,
all’ombra dei secoli, fanno footing.
L’acquedotto Felice (foto a destra), proveniente da Tor
Fiscale, il “crocevia degli acquedotti”,
attraversa per circa 1 km la tenuta
di Roma Vecchia, poi – per mantenere il
suo “libramentum”
– come un serpente o un sottomarino s’inabissa sottoterra.