97 – Ricordo di Ferrero

                           

 

Quasi contemporaneamente a Mucciarelli moriva un altro scienziato che si era sinceramente interessato ai miei studi e che oggi, ne sono certo, non si sarebbe associato al no comment generale: Franco Ferrero.

Ai miei rapporti con Ferrero ho accennato a p. 14 di Etica e Fonetica ma voglio spendere qualche altra parola che, aggiunta ai necrologi di Zamboni, Bertinetto, Magno Caldognetto (alcuni in rete), potrebbe forse servire di monito per chi l’ha conosciuto e ammaestramento per qualcun altro.

Ferrero era uno scienziato vero, che lavorava nei laboratori (in particolare in quelli del prestigioso Istituto di Acustica “Galileo Ferraris” di Torino) non tanto sulla fonetica astratta, ma sulla “parola”, come soleva dire. Si occupò di logopedia, foniatria, audiologia, speech analysis, voce cantata, ecc., avendo come maestri grandi nomi: Fant, Sacerdote, Righini, Tagliavini, Croatto, Schindler. Non so se ha formato allievi, ma io oso ritenermi tale avendo imparato molto, ai primordi delle mie ricerche di elettroacustica, da un suo agile e chiaro volumetto, Nozioni di fonetica acustica, Omega, Torino 1979.

Il merito principale di Ferrero, a mio avviso, è stato comunque quello di promuovere e organizzare, dal 1987, in seno all’Associazione Italiana di Acustica (AIA), un Gruppo di Fonetica Sperimentale (GFS), ricalcando le orme, l’entusiasmo e il fermento di quello analogo formatosi a Roma negli anni 1913-14 attorno a Bilancioni, Luciani, Stefanini, Gradenigo, De Sanctis, Baglioni, Fiorentino, Biaggi (vedi Buccola  News 4).

Come prova la ricevuta di pagamento, che ho accostato (non per irriverenza ma solamente per il suo impatto mnemonico) alla foto di Ferrero, anch’io feci parte del GFS, partecipando a qualche riunione e cercando di “propagandare” i miei audiogiochi, le crittofonie mnemoniche, il laboratorio fonetico Tototono, la radio interattiva e soprattutto la bistabilità della lingua e le idee di Lucidi (vedi, in particolare, la lettera a Ferrero premessa in AG 8). Malgrado la buona disposizione di Ferrero, che non mostrò mai spocchia accademica nei miei confronti (appartenendo al CNR amava definirsi pseudo-accademico), le resistenze da vincere erano troppe (mi si disse, tra l’altro, che “Lucidi era superato” e che “neanche Saussure contava più niente!) e il GFS non mi pubblicò niente. Così nel 1994 rassegnai le dimissioni.

Chiudo questo breve ma sentito ricordo di Ferrero con le profetiche parole che mi indirizzò il 26.11.99:

Caro Gaeta, ho guardato il suo sito web e non so chiaramente cosa dirle. Forse la descrizione risulta inusuale e poco comprensibile per quanto riguarda l’effettivo funzionamento del sistema. La descrizione tecnica, per essere seguita, necessita a monte di aver suscitato nel lettore un genuino interesse nel sistema stesso. Penso che sarebbe opportuna, se non necessaria, una DEMO che dimostri in pratica (e non si limiti a descrivere a parole!) l’essenziale di come funziona il sistema nel suo complesso.

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