GV 29 – La conchiglia di S. Ignazio (9.7.2008)

                  

Nel recente sopralluogo alla chiesa di S. Ignazio alla ricerca …del tempo che fu (vedi GV 26) notai che era sparito il pulpito con paraboloide (vedi foto) che aveva attirato la mia attenzione già dagli anni 80, quando mi occupavo di acustica e fonetica (un cenno in LU 89 e LU 91). Mi informai e seppi che era stato donato al Santuario del Divino Amore, alle porte di Roma, dopo un superbo restauro che ne aveva esaltato non solo le forme lignee, ma anche, e forse soprattutto, l’amplificazione sonora. La voce dell’oratore o del predicatore, posto nel “fuoco” del paraboloide, infatti viene tutta concentrata e diretta verso l’uditorio, come facilmente intuibile osservando la direzione delle onde sonore (linee bianche, foto al centro).

Nel sito segnalato si trovano altri dettagli – pochi, ma importanti – su questo cimelio affettuosamente chiamato dai romani “conchiglione”, forse per l’analogia con le conchiglie che, accostate all’orecchio, fanno sentire “il rumore del mare”.

Alla prima occasione sono andato a cercarlo trovandolo nel grandioso Nuovo Santuario. Non ho resistito alla tentazione di condividere il mio compiacimento con i pochi lettori che mi seguono.

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