BE 7 – Il liceo Beccaria di Mondovì (7.1.2008)

      

 

Oltre al famoso liceo Beccaria di Milano intitolato al nonno di Manzoni, c’è un altro “liceo Beccaria”, forse meno celebre ma di altrettanto nobile lignaggio: quello di Mondovì, intitolato al nostro scolopio monregalese Giambattista Beccaria. Una visita all’eccellente sito di tale liceo fornirà immagini, come le due di questa News (chiostro e ritratto di Beccaria lì conservato), e interessanti notizie storiche. Nella sua biblioteca è conservata una copia dell’edizione Patuzzi delle opere di Beccaria impreziosita dalla pagina manoscritta che ho pubblicato in Beccaria vindicato (Fig. 7).

Ritengo proficuo, per concludere l’excursus delle mie pregresse ricerche beccariane, pubblicare anche la seguente mail, dello scorso 10 ottobre, al professor Paolo Lamberti, alla cui cortesia debbo appunto la fotocopia del foglio in oggetto.

 

   Caro professore,

come le accennavo al telefono ho avuto, per cortesia di Mauro Uberti, copia di un suo scritto su Beccaria – [Lamberti 1998] –, utilissimo e filologicamente bene impostato (alludo alla tavola sinottica di p. 4). Approfitterei allora della sua competenza e gentilezza per chiederle alcuni chiarimenti in merito e della collaborazione per l’acquisizione di altri documenti sul suo concittadino.

1)    in un primo tempo pensavo che il libro catalogato nella vs biblioteca con FA 85 fosse quello più diffuso (relativamente, si intende) di Beccaria, e cioè la edizione postuma, del 1793, in un solo volume (diviso in due tomi) e curata dal Patuzzi, confratello (e allievo?) del Beccaria. Leggendo meglio credo che voi abbiate anche il secondo volume, molto più raro, di questa strana e benemerita edizione postuma. In tal caso si dovrebbe trattare, visto che i due libri sono rilegati insieme (quando, e da chi?) di un volumone di circa 800 pagine.

2)    Un discepolo certo (sia pure forse apostata) del Beccaria è poi quel G. F. Viglione, di cui alla biblioteca civica di Mondovì dovrebbe esserci un corposo libro in cui viene discussa anche la famigerata elettricità vindice del grande monregalese. In questo libro, inoltre, dovrebbero esserci due lettere del o a Volta. Potrebbe farmi cortesissimamente avere la fotocopia, anche per email, di queste poche pagine del libro (e dell’indice)? [vedi Viglione 1784]

3)    Certo i due cimeli, o meglio i “relitti” che gelosamente custodite sono importanti, ma a me piacerebbe sapere che fine ha fatto la ricchissima strumentazione (mi riferisco alle ben 11 tavole dell’opera in assoluto più rara, e più importante, del nostro, quella del 1772, tradotta in inglese nel 1776 per merito di Franklin) [vedi Beccaria vindicato] che Beccaria lasciò nei gabinetti elettro-meteorologici della Garzegna, di Superga e di via Po, a Torino.

Mi prendo la libertà di inviarle a parte altre due lettere, una privata e una pubblica, relative alla mia ricerca su Beccaria, iniziata nel maggio scorso [oggi tutte pubblicate: BE 4, BE 5 e BE 6].

Ringrazio e porgo i migliori saluti. Andrea Gaeta

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