All. 10

All’ing. Tonio Di Stefano

Direzione Tecnica RAI

 Fax 3610405 - Urgente

             

    Roma 16.4.98

   

Caro ingegnere,

per integrare le mie puntualizzazioni del 26.2.98 e prima di procedere ad un ulteriore passo formale ritengo opportuno, o quanto meno corretto, portare alla sua conoscenza le allegate due mie lettere pregresse, il cui contenuto in gran parte è ancora attuale, all’ex presidente Siciliano e al suo predecessore Costardi[1].

Mi auguro che lei voglia trarne delle conseguenze, anche tenendo conto che mi rifiuto di credere che sull’iter del mio brevetto lei ne possa sapere - o possa contare - quanto una qualsiasi segretaria.

In attesa di un cortese e immediato riscontro le porgo distinti saluti.

 

P.S.: Con Costardi, dopo che è andato in pensione, c’è stato un chiarimento; con lei presumo che non ce ne sia bisogno[2].

 

 



[1] La lettera a Siciliano è l’all. 7; quella a Costardi è pubblicata in AG 5, p. 46.

[2] Appena ricevuto il fax l’ing. Di Stefano mi telefona esternando tutto il suo sdegno per il, a suo dire, turpiloquio delle mie lettere. Ribadisce che Vannucchi non è più alla Direzione Tecnica, che questa anzi non esiste più, che sono un pazzo a pretendere una risposta scritta che la Rai non è tenuta a dare, che nella mia invenzione di tecnico non c’è niente, che la storia della segretaria non gli è piaciuta, ecc. Calmatesi un po’ le acque precisa, sollecitato da me, che non aveva mai saputo di videocassette, né di prototipi, nè di lettere pregresse e che, comunque, avrebbe sollecitato il suo capo (Vannucchi) per una risposta definitiva, visto che erano 4 anni che aspettavo. La risposta, scioccante, arriverà 10 giorni dopo.