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– Il metodo Poggi e Cavallero
1920
Introduzione
Le esigenze moderne, ponendo in valore le singole energie per
un fine unico di Civiltà e di Progresso, hanno stimolato le ricerche per
accelerare, rendere intensiva la corrispondenza e per abbreviare le distanze
con sistemi di scrittura che raggiungano la velocità della parola.
Le scoperte scientifiche, le grandi invenzioni del secolo
XIX, hanno conferito autorità di scienza alle applicazioni pratiche dei vari
sistemi, ed al presente; mentre la Stenografia può definirsi – auspice
il De
Martino – la scrittura dell’avvenire, la Telegrafia e la Radiotelegrafia
occupano un posto eminente tra le più geniali applicazioni della scienza a
profitto del Commercio e dell’Industria.
La scuola è chiamata a disciplinare i mezzi necessari per la
formazione di una schiera dei novissimi Pionieri della Civiltà; uscite dall’infanzia,
cessate le prime incertezze, la telegrafia e la radiotelegrafia – nella parte
teorica – si librano ormai sicure negli spazi infiniti: se il problema
scientifico non è totalmente risolto per quest’ultima, possiamo dire però che
ben poco cammino si dovrà ancora percorrere verso una più radiosa meta. Non si
può dire altrettanto per la parte pratica, indispensabile per formare legioni e
legioni di valenti operatori; infatti, mentre molto si è fatto per le
discipline pratiche applicate ai sistemi di telegrafia celere Hughes
e Baudot
(vedi i pregevoli Metodi del Geronimi e del Poggi) non si è ancora
raggiunta la perfezione nel sistema di insegnamento della telegrafia Morse e
della radiotelegrafia, malgrado che eminenti personalità abbiano creato Metodi
meritevoli di encomio.
Necessita infatti che l’allievo, fin da principio, conosca
la posizione che meglio si addice, e che da essa non si diparta mai,
nell’intento di acquistare una buona “impostazione”. È indispensabile che
esso si abitui a scrivere ciò che sente o legge, senza preoccuparsi
d’indovinare il significato della parola trasmessagli; la prevenzione, infatti,
dà spesso luogo a gravi errori e conseguenti danni: infine l’allievo deve
abituarsi a trasmettere con tutta sicurezza senza il sussidio del controllo
della propria striscia, affinché possa raggiungere il massimo della velocità.
Il sistema mnemonico deve essere inoltre graduato e
progressivo; analitico e non sintetico; per evitare confusione e inutile sforzo
di mente. Le impressioni lasciano tracce più durevoli nella memoria quando si
sovrappongono persistentemente le une sulle altre – gutta cavat lapidem – per cui una razionale persistenza sopra pochi
segni (ai quali successivamente faranno seguito gli altri, uno alla volta),
costringe l’apprendista a ricordare l’alfabeto senza studiarlo e senza cadere
mai in equivoco.
Nel presente Metodo, tenuto conto delle necessità accennate,
si sono ordinati gli esercizi in modo da facilitare lo studio, renderlo più
attraente, evitare la stanchezza e persuadere l’allievo che le discipline
consigliate sono il mezzo migliore per acquistare nel più breve tempo
possibile:
precisione,
sicurezza e celerità.
Ogni lezione deve far progredire l’apprendista nelle tre
caratteristiche sopra menzionate, e bisogna assolutamente che tanto la
trasmissione quanto il ricevimento siano perfetti per ogni esercizio e per ogni
lezione, prima di passar oltre, e fin da principio. Da un minimo di velocità
iniziale si andrà gradatamente verso il massimo; la progressione non potrà mai
compiersi a detrimento della precisione e
della sicurezza; queste caratteristiche sono indispensabili, mentre la
celerità ne è la necessaria conseguenza.
Si raccomanda dunque di seguire scrupolosamente il metodo,
che ha già dato ottimi risultati; di nulla trascurare ed omettere, nella falsa
lusinga di far più presto. Si è constatato che la mancanza di disciplina
didattica, od una semplice inosservanza, ritarda sempre il compimento dello
studio; talvolta l’allievo acquista tali difetti da compromettere seriamente il
risultato. Vi sono stati perfino casi di giovani, mal guidati, che han dovuto
rinunziare alla carriera vagheggiata, malgrado avessero di poi tentato di
ricominciar da capo sotto la guida di Insegnanti più esperti e coscienziosi.
Determinanti
del Metodo – Spiegazione degli esercizi
Posizione
Qualunque spreco di forza nuoce allo Studente, che deve
saggiamente spendere la propria energia per averne il massimo frutto. Si
consiglia dunque il ricevimento ad orecchio in luogo di quello a striscia –
anche per la Morse – per una grande economia della facoltà visiva.
Nella trasmissione la posizione più conveniente è quella che
riduce al minimo il numero di movimenti. Siccome non è indispensabile che il
braccio, il gomito e l’avambraccio si muovano, la trasmissione dovrà
effettuarsi per mezzo del movimento della mano destra: all’uopo si consiglia
l’Allievo di appoggiare il gomito sull’estremità anteriore del tavolo e ivi
riposarsi senza sforzo e contrazione
di muscoli. Pertanto è necessario che il tasto sia collocato alla distanza di
circa
Per ogni segnale – punto o linea – la mano fa i movimenti di
andata e ritorno in esatta concordanza con quelli della leva del tasto, e
l’Allievo conta mentalmente in cadenza il numero dei punti o delle linee che
formano la lettera, mentre ha cura di astenersi dal trasmettere con velocità
superiore a quella che l’esercizio fatto gli può consentire. La velocità si
acquista soltanto con l’esercizio. Secondo il nostro metodo, la massima
velocità (150-160 caratteri al minuto) si raggiunge in un periodo di circa sei
mesi; quella di
L’Allievo non deve controllare la propria trasmissione sulla
striscia, finché non abbia almeno raggiunta la velocità di 60; altrimenti osservando
l’eccessiva lunghezza dei segnali, sarebbe indotto ad affrettare
Razionalità del Metodo
Chi si propone di raggiungere uno scopo, sintetizzato il
compito da assolvere, deve frazionarlo; ordinata la divisione delle singole
parti, deve analizzarle, una per una, esaurientemente. Non altrimenti un
viaggiatore divide l’itinerario in tappe,
e non pensa ad altro che a raggiungere la più vicina; superata la prima
studierà il modo per raggiungere la seconda, e così via, finché giungerà alla
meta quasi senza accorgersene. Se questo viaggiatore fosse invece continuamente
assillato dal pensiero delle difficoltà, degli ostacoli, della lunghezza del
viaggio, dei pericoli, ecc. non sarebbe certo incoraggiato ad intraprenderlo o
proseguirlo e, probabilmente, ne smetterebbe l’idea.
L’attitudine, la diligenza, la costanza sono i requisiti
necessari per ottenere risultati soddisfacenti in breve tempo; non bisogna
deviare dal tracciato perché si rischierebbe di smarrire la strada, come
avviene a colui che procede per sentieri traversi invece di seguire la strada
maestra. Nessuna iniziativa personale deve dunque modificare l’ordine delle
lezioni del Metodo come sono disposte.
Divisione
del Metodo
Ricevimento
I radiotelegrafisti riceveranno
anzitutto dalla scintilla, poi dalla cicale, da ultimo con la cuffia,
con correnti di intensità decrescente fino all’estremo limite della
percettibilità.
I Morsisti riceveranno dapprima a
striscia (mnemonica) e quindi lo stesso esercizio ad orecchio. La prima
percezione fonetica verrà acquisita per mezzo del tasto (dinamica fonetica di
trasmissione), in seguito dal sounder, poi dalla Morse con campanella acustica
e finalmente dalla Morse senza campanella; per ogni progressione si avrà sempre
cura di sensibilizzare l’orecchio (super-fonetica) diminuendo l’intensità delle
correnti e dei suoni.
Tanto per la Radio che per
Trasmissione
L’esercizio di trasmissione è individuale e collettivo.
Quando gli allievi hanno fatto abbastanza esercizio, ciascuno per suo conto,
sopra un determinato studio, debbono ripetere lo stesso esercizio tutti insieme
(didattica del ritmo), finché non si abbia l’impressione di una sola
trasmissione.
Per raggiungere meglio lo scopo, i segnali dell’alfabeto
Morse si sono raggruppati per ordine progressivo di formazione e non di
alfabeto. Mentre ciò giova alla mnemonica, semplifica e rinforza la percezione
ritmica; con tal mezzo si ottengono chiarezza e celerità.
Se la scrittura ordinaria potesse armonicamente accordarsi
con quella telegrafica il ricevimento fonetico presenterebbe minori difficoltà;
gli Americani hanno risolto il problema dattilografando il dispaccio
direttamente all’arrivo.
Criteri didattici per la formazione
del Metodo
Ogni lezione del presente volumetto è suddivisa in esercizi
da eseguirsi sia trasmettendo che ricevendo.
Lo studio del ricevimento e della trasmissione si divide in
tre parti distinte o periodi:
1. periodo preparatorio, impostazione e
studio dei segnali.
2. applicazioni per lo studio della
velocità.
3. perfezionamento per la
corrispondenza in linea.
Nel primo periodo trasmette l’istruttore al rispettivo
gruppo di allievi; detto Insegnante assiste alla loro trasmissione, sia
individuale che collettiva; verifica l’esattezza del ricevimento a striscia, e
dispone quanto occorre perché la recezione fonetica abbia luogo con la massima
regolarità. Sorveglia e osserva che tutti scrivano; si fa ripetere ogni parola
trasmessa or dall’uno or dall’altro saltuariamente, per accertarsi che tutti
prestino attenzione; nel caso di errori fa ripetere la parola trasmessa
fintanto che l’allievo non è convinto dell’errore commesso.
Nel secondo periodo gli allievi alternano tra di loro
ricevimento e trasmissione, essi formano vari gruppi, stabiliti dagli
istruttori in base alle varie attitudini e al profitto di ciascuno. Gli
insegnanti sorvegliano i vari gruppi, correggono, consigliano, distribuiscono
il lavoro, e procurano che
l’esercitazione non riesca noiosa. Spostano elementi dall’uno all’altro gruppo
in modo opportuno e conveniente a seconda dei casi, avendo sempre presente che
il fine deve raggiungersi nel miglior modo e nel minor tempo possibile.
Nel terzo ed ultimo periodo gli allievi corrispondono fra
loro e sbrigano la corrispondenza come se fossero in linea. L’istruttore avrà cura
di spiegar loro le speciali norme che ne regolano lo
svolgimento: il significato delle abbreviazioni di uso comune, le norme
delle convenzioni internazionali, le tariffe, ecc. e darà una succinta
spiegazione dei principali articoli della Guida Amministrativa, nell’intento
che gli allievi diplomati dalla Scuola possano rendersi immediatamente utili ai
servizi attivi telegrafici. Per i radiotelegrafisti gli istruttori daranno
brevi cenni sulle segnalazioni del codice internazionale e sulla contabilità di
bordo, spiegando loro il valore dei nominativi ed altre cose congeneri.
Alla fine di ogni mese gli istruttori sottoporranno gli
allievi ad un esperimento di classifica per ordine di merito, siccome alle
prove finali taluni soccombono per timidezza, gli esami mensili debbono essere
fatti da apposite Commissioni composte di preferenza da personalità estranee
alla scuola, in modo che gli esaminandi si familiarizzino con gli esperimenti,
ed in conseguenza possano dar prova nei concorsi di tutta la loro abilità.
Abbiamo creduto opportuno spiegare e dimostrare tanto agli
Allievi quanto agli insegnanti il nostro sistema, nell’intento di facilitare a
tutti il rispettivo compito, e soprattutto, per raggiungere l’unità di
insegnamento in tutte le scuole del Regno, con immenso profitto delle pubbliche
Amministrazioni e delle Private compagnie.
Alfabeto in ordine mnemonico.
Zero abbreviato.
Ripetere gli esercizi finché i segni sono distinti e
regolari.
Termini abbreviativi radiotelegrafici (una specie di codice
Q)