116 – Il serpente
telegrafista
Una volta un amico che era stato tecnico aeronautico,
raccontandomi del suo lavoro, ebbe a dirmi una cosa che mi fece riflettere
molto: corrispondeva spesso con i colleghi americani, ma “ovviamente in Morse, perché
l’inglese non lo sapeva”. Cosa intendesse può essere evidente, ma può darsi che nelle sue
parole ci sia involontariamente nascosto un “segreto” del Morse, lingua
universale come la musica.
Senza perderci in disquisizioni filosofiche, è certo che animali
– cicala, picchio, “orologio della morte” – comunicano con qualcosa, diciamo, simile al Morse. Relativamente famoso è
il caso di alcuni serpenti (rattlesnake)
che comunicano con il sonaglio (rattle,
come quello della foto) della loro coda.
In un sito
canadese c’è un elenco di film dove ci sono riferimenti alla telegrafia
Morse. Tra questi uno del 1940, Edison,
the man (in italiano “Il romanzo di
una vita“) in cui è narrata l’avvincente storia del “mago di Menlo Park, l’uomo che inventò il futuro”, interpretato dal
grande Spencer Tracy.
Abbiamo più volte accennato ai contributi di Edison alla
telegrafia. In questo film, che io non ho mai visto e che purtroppo non si
trova nei cataloghi Home video (ma
che forse nelle televisioni private circola), Edison, che aveva battezzato i
suoi figli Punto e Linea, pare che amoreggi e addirittura
“si sposi” via telegrafo e sempre via filo annunci al mondo l’invenzione della
lampadina. Viene pure narrato come, mentre prestava servizio in una sperduta e
isolata stazioncina ferroviaria del West, abbia fatto amicizia con un serpente
a sonagli e gli abbia insegnato l’alfabeto Morse!
Una storia simile è quella del serpente Leandro, addomesticato
da un altro “brasspounder”
dell’epopea western americana (vedi A Tale of A
Snake's Tail e anche Morse News 52).
Intervento di Tata (17.2.05):
Navigo sovente sul tuo sito con piacere e
interesse. Claudio