53
– La pacatezza di Lucidi
Nell’anno accademico 1944/45, nell’ambito dell’epurazione
seguita alla caduta del Fascismo, la prestigiosa cattedra di glottologia
dell’università di Roma fu tolta ad Antonino
Pagliaro e fu data a Giovanni
Nencioni, attuale Presidente onorario dell’Accademia della Crusca.
Forse era stata anche offerta a Mario Lucidi, allievo del Pagliaro,
senza che questi, probabilmente per rispetto del maestro, l’abbia accettata. È
certo però che in quell’anno accademico Lucidi,
ad integrazione del corso del Nencioni,
tenne delle regolari lezioni di “Fonetica
arioeuropea” (vedi frontespizio).
L’anno successivo, rientrato in servizio il Pagliaro, questa parte del corso –
pregevole ad avviso di Walter Belardi, altro celebre allievo del Pagliaro – venne soppressa e Lucidi, ebbe a confidarmi il Belardi
in una preziosa email del 16.9.2003 (che purtroppo non mi ha autorizzato
a pubblicare), accettò la decisione del maestro “con sovrana pacatezza, senza adontarsi”. Il risultato di tanta
modestia, signorilità o altro…, fu che questa “operetta” di oltre cento fitte pagine, da 60 anni è stata negata
alla scienza!
Essendo venuto in possesso, nelle circostanze fortunate
raccontate nel mio AG 13, delle belle
dispense litografate e manoscritte (grafia
script o stampatello inclinato) di queste istruttivissime lezioni, le
metterò quanto prima in rete, nel formato mdi
(Microsoft Office Document Imaging),
nella sezione Fonti on line del mio
sito www.bitnick.it.
Un’ultima considerazione: è probabile che l’eccesso di “pacatezza” abbia nuociuto a Lucidi più o
meno come un’altrettanto esagerata “animosità”
può aver nuociuto a chi scrive.