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– Stenosi semantica
Tra le carte
dell’epistolario inedito Gaeta-De Mauro
c’è questo documento, di tre anni fa, che ritengo proficuo render integralmente pubblico, in quanto il
concetto qui vagheggiato di costrizione
semantica ha un corrispettivo in quello di sforzo articolatorio messo ora in luce dall’articolatore Morse (AG 15 e Lucidi
News 30).
L’iposema Morse
La linguistica della telegrafia
Roma, 25 novembre 2002
Caro De
Mauro,
tra i molti progetti che mi ronzano in testa ci sarebbe
anche un opuscolo sulla lingua telegrafica, che è un perfetto laboratorio per
indagare i più sottili fenomeni percettivi e le continue inavvertite interazioni
e inversioni tra oralità e scrittura (Morse
fonetico e Morse sulla zona di carta).
Certo, di fregnacce (fonostrizione,
stenosi semantica, ecc.) ne conterrebbe o ne conterrà, ma credo sarebbe in
buona compagnia perché non c’è testo, o addirittura trattato di linguistica che
non ne sia infarcito. Tuttavia, Lei mi insegna, il progresso culturale e
scientifico, procedendo per tentativi, errori e contributi infinitesimi, che
forse i posteri correggeranno o utilizzeranno, è imprescindibile dal confronto
e dal dibattito.
Credo di aver capito, sia pure in linea di massima, e come
pochissimi (o nessuno!), cosa Lucidi intendeva per iposema e penso che tale
concetto, ostico, “osticissimo” per natura, riuscirebbe agevole una volta
trasferito nel ridotto, ma strumentalmente controllabilissimo, habitat della telegrafia Morse.
Le uniche fonti “primarie” per questa operazione, allo
stato, sarebbero, oltre alle quattro redazioni formali e quasi identiche dello
stesso Lucidi (1944, 1946, 1950 e 1961), gli esempi del “segnale
stradale” riportati nelle interviste a Cubeddu e Morpurgo (in Gaeta, 1995) oltre a quello apparentemente simile (e
meno chiaro) di Buyssens (in Eco, 1984). Certamente vorrei e dovrei appoggiarmi
all’autorità di De Mauro o, in mancanza, a quella di Eco, ma non mi pare di
aver trovato nessun luogo in cui Lei spieghi ab initio, o a dir meglio per i
non iniziati, analizzabilità e/o inanalizzabilità dei segni linguistici – di carta,
di latta o d’aria che siano.
Confido nella Sua collaborazione.
Cordialmente.