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53 – Un apologo di Petrolini (30.3.2006)
L’indimenticato
Ettore Petrolini (vedi la caricatura del suo celebre “Gastone”) nel suo libro autobiografico “Modestia a parte” (Bologna 1932, p. 116) racconta che nel
1910, durante una tournee teatrale in Brasile, dovette essere ricoverato in
ospedale per una brutta malattia. Una volta guarito lesse sul quotidiano La Prensa di Buenos Aires la notizia
della sua morte, con tanto di necrologio, e si affrettò a telegrafare al
giornale dicendo che lui era vivo e vegeto e chiedendo una formale smentita.
Per tutta risposta il direttore, gentilmente, gli disse che non poteva
rettificare la notizia perché il suo era un giornale “molto serio”. Al più, a titolo di deferenza, avrebbe potuto
includerlo nella lista dei nati del giorno dopo!
Anche a me
sono state proposte “riparazioni” di
tal sorta e anch’io, come Petrolini,
ho reagito – e soprattutto mi “vendicherò”
– con le sue stesse armi, l’ironia e il dileggio.