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18 – Due lettere di Ronchi (1.2.2006)
(Vasco Ronchi nel 1938)
Firenze, 18 Giugno 1968
Egregio
Professore [Mario Jelpo]
La sua lettera del 13 c. mi ha interessato molto e prima di tutto
le faccio le mie congratulazioni più vive per lo spirito che anima la sua azione.
Le dico subito che la sua è un
Il caso del suo esame mi interessa moltissimo, e sarei ben contento
se volesse darmi qualche particolare di più; sia sul come si è svolto il
discorso durante l
Recentemente ho già lanciato una grossa bomba nel campo classico:
la critica al PSSC. È stata
pubblicata in sei puntate sulla mia Rivista e quindi è stata raccolta in un
volume edito da Olschki. Le posso dire che ne sono in circolazione alcune
centinaia di copie; molti hanno incassato il colpo in silenzio; alcuni
(specialmente dell
In plico a parte le ho fatto spedire tre fascicoli della Rivista,
in cui sono comparse tre puntate; purtroppo non ho più fascicoli sciolti delle
altre tre puntate. Ma già quelle che riceverà le daranno un
Nella prima parte del quale è esposta una critica feroce di tutte
le parti prese in considerazione (che sono soltanto una piccola parte del PSSC completo) e dopo aver concluso
esplicitamente che la filosofia dell
Le posso confidare che la stampa di questo volume con le due parti
è stata rifiutata da sei editori, per quanto miei amici cordialissimi, e pronti
a pubblicare qualunque altra mia opera ... ma non questa. E anche il volumetto
che lei conosce è stato pubblicato dal Centro
Didattico di Roma, prima di tutto perchè l
Ma il tempo lavora a nostro favore e per me è un vero piacere, e
anche una fortuna, trovare dei giovani come lei, che comprendono le idee nuove,
comprendono le deficienze di quelle precedenti e rinunziando a una vita succube
purché legata al criterio del quieto vivere, non esitano ad affrontare la
resistenza dei vecchi per far loro cambiare idea.
In attesa delle notizie che mi vorrà inviare, rinnovo le mie
congratulazioni e le invio saluti distinti.
Vasco
RONCHI
Firenze, 16 Agosto 1968
Gentile Professore [Mario Jelpo]
Grazie della sua lettera dell
Tanto per darLe qualche suggerimento, nel caso che la pressione da
parte Sua dovesse continuare, e eventualmente anche intensificarsi, Le
riassumerò in un quadro gli atteggiamenti più interessanti che assumono coloro
a cui vengono presentate le idee nuove:
1°) Alcuni non ci
capiscono nulla e, naturalmente, diffidano, pensando che si tratti di qualche
cosa come la scoperta del moto perpetuo, convinti che se le cose in corso
avessero presentato delle pecche così grosse, i grandi uomini dei tempi recenti
e presenti l
2°) Altri capiscono
di cosa si tratta, non si interessano di questo genere di studii; ascoltano, si
meravigliano e se ne disinteressano, pensando ai fatti proprii.
3°) Altri ancora
capiscono di che si tratta, ma non vogliono andare incontro a grane e, amanti
del quieto vivere, se ne disinteressano, lasciando ad altri il compito di
smuovere le acque troppo stagnanti.
4°) Altri ancora
capiscono di che si tratta, ma sono legati a interessi editoriali, e trovano
più conveniente lasciare andare le cose per il loro corso.
5°) Altri ancora
capiscono di che cosa si tratta, ma siccome non l
Quest
Questa muraglia di miseria umana e di inerzia umana è il bersaglio
contro cui si deve battere e ribattere, fino a far breccia da qualche parte. Le
brecce ormai sono numerose e importanti; non è lontano il tempo in cui tutte le
singole brecce provocheranno il crollo di grandi parti della muraglia.
Perciò l
Coraggio, dunque; e soprattutto non mollare. Sono proprio questi i
casi in cui chi la dura, la vince.
Con saluti cordiali. Vasco RONCHI