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– Documento 2.29 della bibliografia buccoliana
La tumulazione della salma di G.
Buccola nel “Pantheon”
Ieri ebbe
luogo la solenne cerimonia della tumulazione della salma di Gabriele Buccola
nel Pantheon di S. Domenico.
La salma
arrivata da Torino, fu deposta su un carro di lusso tirato da otto cavalli.
Seguivano: la sorella dell’estinto signora Elena Buccola, il fratello Paolo
Buccola, il dott. Vajana, il comm. Accascina, i fratelli Agostino ed Eugenio
Morreale ed altri parenti.
Tenevano i
cordoni: a destra l’on. Masi, il comm. Seminara, il prof. Manfredi, il sig.
Privitera sindaco di Mezzojuso. A sinistra: il prof. Tanzi, il prof. Lazzaro,
il cav. Rossano presidente della Corte di Appello, e il dott. De Franchis della
Corda Fratres.
Era
largamente rappresentata la città di Mezzojuso con numerose associazioni
precedute da bandiere e gonfaloni. V’erano anche le rappresentanze di Palazzo
Adriano e di Contessa Entellina. Gli studenti della Università di Palermo erano
preceduti dalla bandiera.
* * *
Il corteo
imponente si diresse al Pantheon di S. Domenico.
La salma
fu tumulata in fondo alla navata a sinistra.
Assistevano:
Diede il
saluto alla salma il prof. Manfredi, rettore dell’Università.
Parlò
dell’opera e della vita di Gabriele Buccola scienziato l’insigne professore Eugenio
Tanzi, il quale fu successore di Buccola nella cattedra a Torino.
L’oratore
fece un quadro assai colorito e chiaro di ciò che è la psicologia dei nostri
tempi, sia come arte empirica, sia come scienza. Parlò di ciò che essa fu e ne
tracciò la storia dai primi saggi di psicologia morale e di logica in cui si
afferma nel classicismo ellenico alle più vaste teorie della scuola
anglo-scozzese che fondò e svolse l’associazionismo. Passò quindi a dimostrare
come i progressi dell’anatomia, della fisiologia, dell’antropologia e della
psicologia comparata e specialmente i moderni studi della psicometria, della
psicofisica, del neurotropismo abbiano sempre più ravvicinato la psicologia
alla biologia e al naturalismo. La psicologia non può ormai progredire che nei
campi collaterali delle scienze che indagano i suoi aspetti esteriori e
materiali, il suo aspetto subiettivo ha ormai raggiunto uno sviluppo quasi
completo e poco perfettibile.
In mezzo a
questo quadro erudito e sintetico l’oratore delineò con esauriente analisi
l’opera e la posizione di Gabriele Buccola ponendone in evidenza l’originalità
e l’importanza. Accennò anche alla versatilità dell’ingegno di Buccola che,
dopo avere in breve tempo risoluto l’arduo programma della psicometria,
percorreva con ala poderosa vari altri campi del sapere, con le sue ricerche
cliniche.
“La legge del tempo nei fenomeni del pensiero”
non è un abbozzo, ma un monumento da rispettare nella sua integrità, da
ammirare incondizionatamente nella sua forma. È un’opera che passa senza
modificazioni né correzioni al prezioso archivio dello scibile universale.
L’oratore
chiuse la sua splendida commemorazione rilevando l’alto significato civile
dell’odierna cerimonia. È evidente che essa è inspirata ad un sentimento nuovo,
alla convinzione fatta popolare, che il culto della scienza non è un rito
freddo, solitario, estraneo e indifferente alla morale. Tributare il perenne
omaggio del Pantheon ad un giovane
eroe del puro pensiero è opera degna di un popolo che sente e intuisce le
armonie dolci e superbe che eguagliano l’eroe dell’intelletto all’eroe della
spada, all’eroe del rogo, all’eroe della croce.
Il
discorso del prof. Tanzi fece una profonda impressione: non potevasi scegliere
un oratore più geniale per far rifulgere l’opera scientifica di G. Buccola.
Il prof.
Tanzi dirige la clinica delle malattie nervose e mentali nel R. Istituto di
studi superiori in Firenze e occupò la medesima cattedra anche a Palermo nel
1893-95. Si è occupato, tra l’altro, di psicologia sperimentale e ha pubblicato
un trattato delle malattie mentali che è tra i più pregiati per originalità di
vedute, chiarezza e modernità d’indirizzo.
* * *
L’avv.
Fegarotta, segretario infaticabile del Comitato, lesse le numerose adesioni,
tra le quali notevoli le seguenti:
Vivissimo
era il mio desiderio di essere costà in mezzo a loro per onorare la memoria del
nostro concittadino illustre G. Buccola, ma gravi cure d’ufficio mi hanno
impedito allontanarmi da Roma. Pur tuttavia spiritualmente sono con loro e
partecipo a codesta solenne cerimonia con riverenza pari al compianto, onorando
lo studioso insigne che già così degna e vera fama aveva destato di se e certo
nuove vittorie avrebbe affermato nelle scienze biologiche e nuovo titolo di
vanto avrebbe dato alla nostra città se da morte così prematura non ci fosse
stato rapito. Orlando
Bene
ricorda Palermo il prezioso contributo di forti studi dato alle scienze
biologiche da G. Buccola che morte colse nel fiore delle energie e delle
speranze. Mi associo con mesto e riverente animo all’omaggio reso alla memoria
dell’illustre scienziato. Rava
Dolentissimo
non potere assistere personalmente apoteosi Gabriele Buccola mando saluto
riverente memoria insigne psicologo. Associandomi vivamente solenni onoranze. Dabundo
Mio
pensiero commosso onda mesti dolci ricordi assisterà lontano onoranze G.
Buccola, con giubilo veggo ravvivata doverosa gratitudine sua patria verso
geniale psicologo mio indimenticabile compagno anni giovanili. Plaudendo auguro
Italia altri indagatori valorosi come questo siciliano. Quanto scienza
psicologica sarebbe avanzata se Gabriele fosse vivo. Morselli
Non
potendo recarmi Palermo ad attestare mia stima all’opera di G. Buccola
trasmetto mio pensiero che cada modesto semprevivo sul nobile feretro. Leonardo Bianchi
Illustrissimo
Presidente, mi tenga presente in ispirito alle ben meritate onoranze che
rendete a quell’insigne intelletto che prima introdusse e fecondò gli studi
psicologici in Italia anzi in tutta l’Europa Latina. Lombroso
* * *
La
cerimonia terminò con lo scoprimento del mezzo Busto del Buccola, lavoro
bellissimo di Mario Rutelli.
Intervento
di Dazzi (2.11.05):
Ringrazia
per questa chicca.