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Gli Atomi - Collana di studi grafici, fonetici ed elettrici –
http://www.bitnick.it
Roma, 21 gennaio 2002
Chiarissimo Professore,
espongo brevemente i tre motivi di questa mia
lettera.
1) Bitnick. È evidente che Ella,
malgrado le buone intenzioni del 20.8.2001,
si è associato, per così dire, alla generale congiura del silenzio (per non
dire altro!) sulla mia invenzione. Meno evidente è che il Suo atteggiamento
poggia forse su equivoci a catena – me ne sono convinto soprattutto dopo un
casuale accenno del Prof. Di Trocchio – e incomprensioni che probabilmente
risalgono ai tempi dei miei interessi, che certo ricorderà, per Mario Lucidi.
Per fare un paragone, spero non troppo irriverente, attorno al Bitnick si è
creato un maxiingorgo semantico simile a quello su Benveniste individuato
e sciolto (inutilmente, per quanto ne so), appunto, dal nostro Lucidi.
2) BARBAROS.
A pagina 64 della edizione francese del 1922 del Cours, a proposito della genialità dei segni alfabetici greci,
vengono riportate delle stanghette verticali (separatrici dei tempi omogenei) che
differiscono, per errore di composizione tipografica, da quelle della Sua
traduzione italiana (p. 54). Ad un esame attento si nota che esse non sono
equidistanti e che sono tracciate all’inizio del fonema/grafema, e non al
centro. La grande cortesia che oso chiederLe è quella di poter avere la
fotocopia della ripresa stenografica di questo passo del maestro ginevrino,
onde poter eventualmente trarre qualche lume sulla questione.
3) Meccanica grafica. Mi prendo infine
l’ardire ancora più grande di allegare una selezione di carte preparatorie del
mio prossimo lavoro (AG 11) sull’aspetto fisiofisico della
scrittura. Anche se Ella, come linguista, può non avere una specifica
competenza su questi argomenti per così dire “tecnici”, mi lusingo sperare che
mi sarà prodigo di qualche prezioso consiglio e di un’accoglienza benevola a
lavoro finito (tra circa un mese, spero).
Grazie dell’attenzione e
distinti saluti.
Andrea Gaeta