Roma 28.5.04

A Flavio Cattaneo – RAI

 

Egregio Direttore,

leggo di Suoi progetti per valorizzare format italiani.

Io da 10 anni (dieci anni) propongo al vento il format Count-down basato sul microsatellite Bitnick (Televisione Interattiva Equivalente). Sul mio sito (vedi allegato in calce) c’è descritto il tutto, e c’è anche la cronistoria delle incomprensioni e dei rifiuti.

Gli ultimi – inconcepibili – quelli di Freccero e di Morcellini.

Sono fiducioso che se lei – senza delegare a gente incapace, prevenuta o mal disposta nei miei confronti – dedica solo 5 minuti al mio Bitnick ne intuirà la “genialità” e soprattutto l’utilità per la RAI e per il pubblico.

Cordiali saluti. Andrea Gaeta

 

 

Televisione Interattiva Equivalente (Bitnick) – Executive summary

 

Oggi la televisione interattiva (video on demand, digitale terrestre, satelliti, ecc.) è una realtà.

La televisione interattiva equivalente però fa cose totalmente diverse, grazie al microsatellite Bitnick, un semplicissimo apparecchietto (vedi foto) in mano sia al conduttore televisivo che ai milioni di telespettatori su tutto il territorio nazionale che seguono programmi ad hoc (ad esempio Count-down, talk show interattivo – vedi AG 6).

Si tratta di un’invenzione di enorme utilità sociale, un inedito sistema di interattività implementabile – senza nessuna modifica agli impianti, né alcun costo aggiuntivo – nella normale televisione generalista. Le caratteristiche del brevetto e del format sono ampiamente illustrate nel sito in intestazione e in tre opuscoli (AG 5, AG 6, AG 7), ugualmente on line.

I fruitori possono essere tutte le categorie di pubblico televisivo (anziani, ragazzi, ecc.) che non sono più teleutenti passivi ma telepartecipanti al programma, essendo a tutti gli effetti equiparati ai concorrenti in studio. Ad esempio due persone, mettiamo madre e figlio, sedute sul loro divano davanti alla televisione si sentono uguali a quelle in video e, partecipano, a tutti gli effetti, anche loro ai quiz (non i soliti ma diversi, tanto che si chiamano antiquiz…).

Tutto questo in tempo reale, a costo zero, e soprattutto con piena compatibilità, sia tecnica sia spettacolare, con i telespettatori tradizionali che non hanno il Bitnick.

Il Bitnick è commercializzabile in due versioni, una omologata e sigillata (per non essere manomessa) del costo orientativo di una decina di euro; e una seconda, ancora più economica, con la quale si può seguire interattivamente il programma, senza però poter partecipare al relativo concorso a premi.

“Avendo esaminato i documenti e il video prodotti dal professor Gaeta per illustrare il senso della propria invenzione e dopo aver discusso con lo stesso professore, nonché con colleghi matematici e informatici, credo di poter affermare che quanto il professor Gaeta  da anni propone  costituisca una intelligente integrazione di effetti psicologici, elettromagnetici e di spettacolo in grado di generare (senza dispendio di energia ma attraverso un semplice sistema di comunicazione a codifica implicita) l'impressione di un coinvolgimento diretto di grandi masse di spettatori a giochi televisivi a premi. Il sistema ideato dal professor Gaeta consente inoltre di valutare oggettivamente tale sensazione verificando in modo molto semplice l'esattezza delle risposte attraverso il piccolo apparecchio denominato "Bitnick". L'unico problema evidenziabile è quello della comunicazione dei risultati ad un organo centrale di emittenza televisiva, nel caso in cui  il sistema venisse implementato per una premiazione su scala nazionale, invece che per il semplice coinvolgimento su scala nazionale seguito da premiazione su scala domestica o domestica-allargata (tipo Bingo o altro)” (Federico Di Trocchio).