BE
29 – Una recensione di Elmsley (6.2.2008)
Riporto e traduco l’unica recensione, a
mia conoscenza, del capolavoro di Beccaria, pubblicata dal noto
elettricista inglese Elmsley (vedi BE 30) in Monthly Review (Literary
Journal), vol. XLVII (1772 o 1773), Art. XVII, p. 552.
Questo curioso trattato è dedicato al Duca
di Chablais, il secondo figlio del Re di Sardegna, che ha studiato Fisica,
in particolare Elettricismo, sotto la guida delI’ingegnoso autore, professore
di Filosofia Naturale all’università di Torino.
Il Signor Beccaria premette al
suo lavoro una lettera di elogio al Dott. Franklin, giustamente
considerato il padre dell’elettricità, delle cui scoperte parla con molto
entusiasmo. A te, dice, è stato dato di illuminare la mente dell’uomo nella nuova
scienza. Tu hai disarmato il fulmine di tutti i suoi terrori, e il tuo audace
genio ha persino insegnato (?) il fuoco del cielo che era considerato come
l’arma di onnipotenza, ad obbedire alla tua voce.
Tutto il libro è suddiviso in sei
capitoli.
Il primo capitolo contiene la teoria
dell’elettricità artificiale, dedotta dalla circolazione del fuoco elettrico in
un ordinario apparecchio, che egli descrive così. Consta di una sostanza
elettrica che egli chiama isolante, e due sostanze conduttrici che denomina
deferenti. Il suo isolante è un cilindro di vetro, preferito al
globo. Il suo primo deferente o “primo conduttore” (vedi BE 23) è un tubo
di latta lungo
L’autore inizia coll’enunciare alcuni
assiomi o principi generali.
1°) Ogni corpo è pervaso di materia
elettrica;
2°) Quando questa materia è distribuita
in proporzione eguale rimane in equilibrio e non impressiona i nostri organi;
3°) Ma quando è forzata ad occupare uno
spazio più piccolo di quello suo naturale, o quando questo equilibrio è
distrutto, essa tende ad espandersi da tutte le parti, finché non si ripristina
l’equilibrio.
Egli definisce Elettricità artificiale
la scienza degli effetti che il fuoco elettrico produce quando è eccitato con
l’arte; ed Elettricità naturale la conoscenza di questi effetti quando è
eccitato dalla natura.
Senza nessuna tavola che illustri la
moltitudine di esperimenti che contiene è impossibile dare un accettabile
resoconto di questo libro. Tuttavia, dal momento che noi siamo notevolmente più
avanti degli italiani nella scienza elettrica, la maggior parte di questi si
trovano già nei libri di Franklin, di Priestley e degli altri
nostri grandi elettricisti, ai quali l’autore continuamente fa riferimento in
quasi ogni pagina del suo libro.
Il secondo capitolo contiene la teoria
dei corpi elettrici, relativamente alla loro carica e scarica.
Nel terzo capitolo tratta dell’atmosfera
elettrica, che egli chiama elettricità premente.
Nel quarto dà un resoconto della scintilla
(electric spark), che egli chiama elettricità viva.
Nel quinto tratta dei diversi metodi di
eccitare elettricità.
L’ultimo capitolo è diviso in due parti.
Il soggetto della prima parte è il moto
del fluido elettrico nelle sostanze deferenti o conduttrici.
Quello della seconda parte è il moto
dello stesso fluido nelle sostanze isolanti o elettriche.
Ogni capitolo è suddiviso in articoli; e
nel corso del lavoro l’autore introduce un gran numero di curiosi esperimenti,
molti dei quali, benché già noti, trattati in modo da gettare mutua luce tra
loro. È probabile che, in mano ad elettricisti esperti, il suo lavoro potrà
promuovere molto la conoscenza di questa scienza.
La padronanza e l’ingegnosità
dell’autore sono ben evidenti. Sarebbe stata desiderabile una maggior concisione,
senza eccessive ripetizioni. Anche se gli argomenti sono tanti, potevano
certamente essere comunicati con meno parole. Inoltre il linguaggio spesso è
oscuro e senza le tavole sarebbe incomprensibile. Tuttavia ciò è stato quasi
inevitabile, per la varietà di parole e frasi che l’autore è stato costretto ad
adattare, e qualche volta ad inventare, per spiegare i vari fenomeni di questa
nuova scienza.
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Elettricità artificiale non è
esattamente il significato di Elettricismo artificiale, che è una frase
inventata dall’autore e che sembra significare quell’attività del fluido
elettrico eccitato ad arte.
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