All. 15
Roma
5.10.98
Caro ing. Mucci[1],
uno
dei motivi, certo non il principale, della mancanza di interesse per la Televisione Interattiva Equivalente
potrebbe essere la poca, per così dire, “pregnanza tecnica” del sistema, che
non gli fa prestare l’attenzione che merita. Come lei capirà leggendo i fogli
spillati alla presente (le altre scartoffie sono roba vecchia, per rinfrescarle
eventualmente la memoria), l’hardware
del sistema, ossia il Bitnick, è
asservito al software con cui deve
funzionare, ossia il programma televisivo Count-down,
e ciò gioca a sfavore dell’interesse da parte della struttura tecnica RAI
offrendo il destro o l’appiglio a probabili e comodi palleggiamenti tra le
varie competenze.
Io
sono convinto che Count-down sia un programma socialmente utile. Infatti il
Bitnick, come scrivo nella prima
pagina dell’opuscolo, deve essere visto come un “compagno di viaggio” (è questo
il significato di Sputnik che si
trova in ogni vocabolario) che consente di fruire la televisione in modo nuovo,
non solo dal punto di vista spettacolare ma anche da quello educativo, perché
insegna, per esempio, che le vincite senza merito sono immorali. (La cosa più
immorale però, nella fattispecie, è il rigetto in blocco del Sistema Gaeta da parte dell’ente “morale”
Rai).
Detto
questo, caro e paziente ing. Mucci, io non so cosa lei possa, voglia, debba o
sappia fare. Se crede me lo dica lei.
Cordiali
saluti.
Andrea Gaeta