3. Funzionamento tecnico del Sistema Gaeta[1]
1 - Introduzione
Nella
Televisione Interattiva Equivalente vi sono due livelli di funzionamento, incastonati l’un l’altro ma
nettamente distinti: quello tecnico (basso) e quello
spettacolare (alto). Per
comprendere bene il primo, senza lasciarsi sviare dalla china
delle valutazioni correnti, superficiali e riduttive, è necessario aver
assimilato il secondo, aver cioè letto con attenzione l’opuscolo divulgativo Count-down, talk show interattivo che illustra
il funzionamento spettacolare del sistema
Gaeta.
In
sintesi questo funzionamento spettacolare (impropriamente “apparente”) consiste
in una trasmissione microsatellitare da tutti i Bitnick periferici
(azionati dai teleutenti) al Bitnick centrale (azionato dal
conduttore televisivo) e viceversa. Più precisamente vi sono milioni di Bitnick
che trasmettono i propri dati all’emittente televisiva dove vengono immessi in
un “Computer centrale” e suddivisi in 4 Gruppi in corrispondenza delle
risposte. Al termine dell’elaborazione viene trasmesso - sempre via Bitnick, e
quindi in tempo reale - al solo Gruppo
dei solutori (nell’esempio il Gruppo
3) un particolare segnale, simile alla chiamata di un cellulare, che serve
anche come punteggio per una raccolta punti elettronici. Le frecce
bidirezionali dell’allegata Tav. 1 (che fa riferimento anche all’opuscolo
citato) mostrano chiaramente questo circuito o flusso spettacolare di
comunicazione: totale dai
microsatelliti periferici a quello centrale e selezionato nel senso inverso.
Il
sistema, in altre parole, si potrebbe definire una semplice unione della
normale TV diffusiva e di una rete satellitare del tipo di quelle dei
telefonini, e oggi, nell’era telematica, sarebbe credibilissimo e forse anche
tecnologicamente realizzabile, anche se a costi proibitivi e con intasamento dell’etere. Con la Televisione Interattiva Equivalente
si ottengono però le identiche
prestazioni bypassando la “ricetrasmissione microsatellitare” - che risulta
superflua - e sfruttando unicamente le potenzialità della televisione. Tale
risultato, si badi bene, non è né un
gioco né ancor meno un miracolo[2],
perché il sistema Gaeta poggia su un
principio affidabilissimo, universale e praticamente a costo zero: la scansione
temporale, dalla quale si estraggono – con l’inconsapevole e involontaria complicità
degli stessi teleutenti nel seguire le indicazioni da video – tempi
differenziali combinati opportunamente che, appena immessi nei “discriminatori”
Bitnick, si trasformano nei codici e nei dati che altrimenti sarebbero dovuti
pervenire via etere.
Anche
se sono possibili combinazioni più sofisticate e una gamma illimitata di
temporizzazioni, per spiegare il funzionamento tecnico (impropriamente “reale”)
della Televisione Interattiva Equivalente esamineremo la citata Tav. 1, che
fa riferimento a prototipi dimostrativi e che, oltre ad illustrare il
funzionamento spettacolare del sistema, ne illustra anche e soprattutto proprio
quello tecnico.
[1]
Questa descrizione tecnica è stata scritta e distribuita a potenziali
interessati nel febbraio ’98 (v. § 1.7).
[2] Neanche si può dire che si
tratta di una cosa “finta”, come potrebbe essere, mettiamo, un fucile
giocattolo con cui si fa “finta” di sparare, perché il Bitnick è una cosa che
funziona davvero. Bisogna cioè capire
bene che del Bitnick, al più, è
finto il modo di funzionamento, non
il funzionamento! E, in ogni caso, sul versante spettacolare la fiction è tutt’altro che un demerito!