Il microsatellite Bitnick
Se il talk show Count-down appena descritto si
considerasse come il software di un
sistema interattivo, il “microsatellite” Bitnick
dovrebbe essere il suo hardware.
Il prototipo,
sperimentale, di tale apparecchio, fotografato in
copertina, è una sfera di plexiglas trasparente del diametro di 5 cm, con quattro antenne radiali, un
unico pulsante polifunzionale, un display
a cristalli liquidi (come quello degli orologi digitali) e un numero di codice
o matricola impresso nell’involucro.
Le antenne, che
incorporano diodi luminosi, svolgono anche l’importantissima funzione di
segnalatori, secondo il seguente intuitivo codice di colori:
Colore |
Funzione |
Durata |
Rosso |
Pronto alla trasmissione (stand-by) |
15 sec (max) |
Rosso lampeggiante |
Trasmissione |
1 sec |
Verde |
Pronto alla ricezione (stand-by) |
6/8 sec |
Verde lampeggiante |
Ricezione |
2 sec |
Arancio |
Ricarica |
150 sec |
Nessuno |
Bitnick spento (e carico) |
|
La prima volta che si
preme il pulsante, montato in posizione leggermente incassata per evitare
pressioni accidentali, le 4 spie diventano gradatamente rosse
e raggiungono il massimo di luminosità (cioè di potenza di irradiazione) dopo
un paio di secondi, per così dire, di “riscaldamento”. Ora l’apparecchio è
pronto a trasmettere e tale stato di stand-by
dura un tempo massimo di 15 sec dopo
il quale le luci si affievoliscono e il Bitnick
va automaticamente in ricarica (luce arancio).
La fase di ricarica è molto più lunga, circa 150 sec durante i quali ovviamente sarebbe inutile tentare di
trasmettere[1].
Il tempo di
abilitazione alla trasmissione (stand-by
di trasmissione) è sufficiente per aderire a tutte e quattro le opzioni dei
quiz, perché l’ultima viene proposta circa una dozzina di secondi dopo il count-down. Quando si trasmette (cioè si
invia il codice del proprio apparecchio) le luci lampeggiano brevemente
accompagnate da un caratteristico rumore e subito dopo il Bitnick va in ricarica. Al termine
della ricarica il microsatellite si spegne automaticamente[2].
L’apparecchio però va
acceso una seconda volta, al secondo count-down,
per predisporlo alla ricezione. Le luci stavolta sono verdi e anche in questo caso raggiungono gradatamente il massimo di luminosità. Più esattamente lo stand-by di ricezione è grosso modo
equivalente all’incremento di potenza del microsatellite centrale, descritto
nel paragrafo precedente[3]. Il Bitnick è cioè in ricezione, come si
deduce anche da un leggero rumore di fondo proveniente dall’apparecchio, solo
per una manciata di secondi (circa 6/8
sec), ovviamente gli stessi nei quali è attivato il trasmettitore centrale,
di cui in video si segue l’incremento di potenza fino al picco durante il quale viene effettuata la trasmissione selettiva, cioè riservata al solo gruppo dei Bitnick dei solutori.
In altri termini i Bitnick trasmettono tutti (dopo il primo count-down), ma non tutti ricevono (dopo il secondo count-down). Solo quelli che avevano inviato la risposta esatta
ricevono il segnale, per così dire di vittoria, consistente in un paio di trilli bitonali (simili agli squilli dei
telefoni cellulari) accompagnati dal lampeggio delle luci verdi dei radiatori. Il segnale sarà trasmesso - e
ricevuto - per non più di 2 sec, in
coincidenza col picco di potenza raggiunto in video. Ricevuti o meno i trilli,
tutti i Bitnick, dopo la
brevissima fase di ricezione (circa 6/8
sec, come già detto) vanno nuovamente in ricarica, per restaurare le loro
esauste energie, e indi si spengono.
Gli apparecchi sono
programmati in modo che automaticamente alla successiva pressione del pulsante
si predispongano allo stand-by di
trasmissione, per poter telepartecipare al quiz successivo (ripetendo il ciclo
appena descritto). Il loro funzionamento risulterà comunque più chiaro
dall’etimologia del nome Bitnick,
derivato da Bi-time-nick,
due intervalli di tempo al momento
giusto, mentre i tecnici particolarmente interessati potranno consultare
con profitto l’opuscolo Gaeta, A.
- Televisione Interattiva Equivalente. AG, 1995, 5.
[1]Questo funzionamento a brevi
picchi di potenza e a lunghi periodi di ricarica è necessario per il risparmio energetico e quindi a fini
ecologici. Per questi motivi puramente tecnici non si può accendere il Bitnick a proprio piacimento ma bisogna
farlo, entrambe le volte - la prima per predisporlo a trasmettere e la seconda
per predisporlo a ricevere -, nei momenti opportuni, cioè ai due count-down, seguendo le peraltro
semplicissime indicazioni da video.
[2]Anche se la ricarica, molto
lenta, può durare 100 ¸ 150 sec, il Bitnick sarà senz’altro
carico (spie spente) al momento della
ricezione. Infatti il secondo count-down,
al quale l’apparecchio dovrà essere riacceso per metterlo in ricezione, verrà
fatto dopo almeno 3 min.
[3]Questa tecnica di ricezione -
che, contrariamente forse alla prima impressione, è molto semplice e funzionale
- è perfettamente simmetrica rispetto a quella di trasmissione. In entrambe si
raggiungono intensissimi, ma brevissimi, picchi di potenza (più correttamente
di potenza in trasmissione e di sensibilità in ricezione) grazie alle
obbligatorie e relativamente lunghe fasi di ricarica a cui si è già accennato. Questa tecnica, denominabile Link-less system, presenta anche il vantaggio di un notevolissimo risparmio energetico.