Confronto con la TV-computer
In
estrema sintesi la TVC consiste in
un nuovo tipo, anzi in una nuova
concezione di spettacolo televisivo
e nella sua fruizione interattiva
mediante una scatoletta (decoder)
collegata alla presa SCART del
televisore. Le prestazioni del sistema sono il colloquio, illusorio ma naturalissimo, in diretta e in esclusiva
con il conduttore del programma tramite dei piccoli "Walkie Talkie telematici". Per il funzionamento
è invece sufficiente sapere che l'aggeggio che Mike ha in mano non è una
ricetrasmittente, ma molto più banalmente - e, si badi, funzionalmente -, un sequenziatore
tipo semaforo: luce verde, Mike dice Esatto!,
Bene!, ecc.; luce rossa,
Peccato!, Sbagliato!, e simili. In ricezione, grazie al decoder, una delle due risposte viene bypassata, senza che sia abbia percezione, si badi, di alcuna
discontinuità audio o video, e quindi alcun sentore di o del
"trucco".
La TVC a suo tempo fu
presa in considerazione in Fininvest (ing.
Falcini) e da TMC (dott. Melodia),
ma la cosa non ebbe seguito a causa dei seguenti 3 "difetti":
1 - L'elevato costo della
"scatoletta" (circa 100.000 lire);
2 - L'incompatibilità (spettacolare,
non tecnica) per gli utenti privi di
scatoletta;
3 - L'in-credibilità
e quindi la non propinabilità alle menti "logiche" della gente.
Pur fermamente
convinto che non di difetti si tratta, ma di limitazioni superabili (abbattimento dei costi con produzioni in
grandissime serie, avvio sperimentale in canali TV riservati, ecc.) e, nel
terzo caso, per certi aspetti, addirittura di pregio, sono riuscito, con l'ultima invenzione, ad eliminarli radicalmente tutti e tre.
Il costo al pubblico del Telegrafino, non
necessitando il sistema di alcuna scatoletta interna o esterna al televisore,
grosso modo va dalle 10.000 lire o
meno (versioni senza display) alle 30.000 lire massime (versioni con display sigillato).
In secondo luogo il
Telegrafino, intendendo con questo nome non solo l'apparecchio, cioè il "telefonino/telecomando/mouse", ma
anche il titolo del programma, o se si preferisce, interprogramma televisivo, è una trasmissione perfettamente comprensibile
e fruibile anche dal pubblico privo di apparecchietto (compatibilità spettacolare).
Infine il Telegrafino
non contrasta e non trascende le supposte esigenze dell'umana razionalità,
perché, si badi bene, è tecnicamente
credibilissimo e plausibilissimo. In altri termini, lo "sdoppiamento
della personalità" del Mike della TVC, che da un televisore risponde
"esatto!", mentre magari
contemporaneamente dal televisore della stanza accanto dice "errato!", può infastidire qualche
"intellettuale" (ma di certo non disturba minimamente chi di fatto sta giocando e si sta intrattenendo), mentre niente di simile
accade per le prestazioni non
fantascientifiche del Telegrafino.