all'Ing. Fabio Costardi

Direzione Tecnica RAI

Roma 14.11.94

                 

Caro ingegnere,

pare che neanche la descrizione formale della Televisione Interattiva Equivalente che il 30.9.94 ho sottoposto alla dirigenza RAI sia stata giudicata meritevole di una risposta, né di circostanza, né circostanziata. Mi consenta perciò uno sfogo personale che, quanto meno, servirà a chiudere la faccenda del Telegrafino aperta, se ricorda, con la mia lettera del 2.7.94 indirizzata a lei e a Michele Guardì.

Guardì, in un lungo e più che soddisfacente colloquio telefonico, ha chiarito l'equivoco del suo interesse (pensava di presentare la mia idea a mo' di "scommessa" in qualche suo programma) e mi ha convinto che l'unica speranza per avere attenzione in RAI era la struttura tecnica, molto interessata alle nuove tecnologie interattive. L'unico approccio con tale struttura tecnica è stato il colloquio del 23.8.94 che Lei cortesemente mi ha accordato e che purtroppo temo sia stato inutile se non addirittura controproducente. Lei, da tecnico, si aspettava schemi elettrici, formule e quant'altro e così la nuda "virtualità" del "Telegrafino", sommata alla mia reticenza a discutere i dettagli di funzionamento del sistema, l'ha disorientata e forse addirittura sconcertata ("sarebbe miracolistico, se non una truffa, far passare da ricetrasmettitore ciò che non lo è; la gente ormai è smaliziata; il telegrafo è del secolo scorso; ecc.").

In effetti il mio sistema di radiotecnico non ha niente, mentre quell' 1% di tecnico che riguarda la trasmissione del codice della risposta esatta non vale certo la pena di essere rivelato in mancanza del benché minimo barlume di interesse. Ciò non significa che il Telegrafino sia una truffa, ma semplicemente che con 10.000 lire, grazie ad un sistema nuovo, fa cose che richiederebbero una ricetrasmittente da 1.000.000 di lire! Il telegrafo è si del secolo scorso, ma la telegrafia è una lingua viva (su questo appena possibile farò delle pubblicazioni) e il Telegrafino, denominabile anche "Telemouse", sposa il vecchio e il nuovo e potrà forse addirittura introdurre le casalinghe nel mondo dei computer, operando quella svolta verso il mercato consumer da tempo inseguita dall'industria informatica.  E nessun giovane, per quanto sveglio, a meno che non sia munito di misuratori di campo, potrà stabilire se il Telegrafino trasmette o meno!

Ma ai futuri "telepartecipatori", caro ingegnere, non interesserà affatto il modo, ma solo che il sistema FUNZIONI e sia coinvolgente, affidabile ed economico. Poiché identico interesse avrebbero dovuto avere i manager RAI, temo che in qualche modo (più o meno diretto e legittimo) possano essere stati influenzati dalle ingerenze e dalla errata opinione di un tecnico su un sistema o su aspetti per così dire "non tecnici". In tal caso Lei sarà responsabile, come minimo moralmente, dei danni a me e all'azienda.

                                                                                               Andrea Gaeta