Punti chiave o “degnità” introdotti nella prima stesura di questo Atomo (18.1.2002)
1.
I movimenti “motori”
dell’apparato fonatorio e di quello braccio/mano/dita sono analoghi.
- La loro sorgente è unica: mimica, cinesica, ecc.
- Lo studio del motorio braccio/mano/dita (b/m/d) è – relativamente – più
semplice di quello dell’apparato fonatorio;
- La scrittura non è la “registrazione” del movimento tridimensionale del b/m/d, ma solo di una piccolissima
traccia (nel senso chimico o investigativo del termine, ad esempio: tracce di potassio).
- Analogamente l’onda elettrica generata dal
microfono, essendo bidimensionale, non è la traccia integrale del segnale
tridimensionale (+ il tempo, Stokoe),
anche se è più “ricca” e più
vicina alla realtà di quella cinesica.
- Per questo gli studi sulla manoscrittura hanno la stigmata di non scientificità (grafologia), mentre la ricerca
scientifica si è indirizzata all’analisi fonica, peraltro con notevoli
risultati (ma puramente pratici, estrinseci: OCR fonico, ecc.).
- Tuttavia analisi sul meccanismo della scrittura ne
sono state fatte (vedi AG 11),
ma sono risultate con tutta evidenza sterili.
- Lo stenografo raccoglie le tracce foniche in
maniera diversa sia dalla scrittura alfabetica che dal microfono. Le
raccoglie in un modo quasi cinestesico, inconscio, patologico… .
- L’uomo è sempre stato ossessionato dal raccogliere
la fuggevole ispirazione musicale e cerebrale (melografo di Roncalli).
- L’analisi di quei pennini particolarissimi che sono
il tasto telegrafico e la penna a rotella della stampante Morse semplifica
e unifica al contempo le ricerche aprendo la strada alla verità.